Paderno, persa la lotta per l’interramento. Adesso il Comitato chiede più alberi

I cittadini contrari alla Rho-Monza hanno fatto redigere un piano

L’area sotto i riflettori

L’area sotto i riflettori

Paderno Dugnano (Milano), 28 luglio 2017 - Tre anni fa si barricavano sulla collinetta di via Battisti per lottare contro l’inizio dei lavori della Rho-Monza. Oggi, a lavori in corso, chiedono che vengano accettate le loro proposte di mitigazione ambientale. Sono i cittadini del Comitato per l’interramento. Non si sono dispersi dopo aver perso la loro battaglia principale, quella che chiedeva l’interramento della strada contestata, ma hanno lavorato per cercare il modo migliore di convivere con queste nuove corsie che attraversano il paese. Della collinetta rimane ben poco, è diventata una sorta di centralina del gas per ora priva di piantumazioni.

«Abbiamo già presentato il nostro progetto di mitigazione – racconta Luigi Lunardi – che non abbiamo fatto noi ma ha creato un paesaggista pagato dal nostro gruppo». Un progetto che parla di dune, alberi ad alto fusto studiati proprio per nascondere ciò che loro definiscono uno scempio. «Si tratta, in sintesi, di creare una barriera verde con dune e alberature di pregio a ridosso della strada per contenere l’impatto ambientale in termini di paesaggio, rumore e inquinamento. La proposta è stata condivisa dall’Amministrazione e presentata ai tavoli istituzionali dei ministeri dell’Ambiente e Infrastrutture. A parole, finora, ha raccolto adesioni e disponibilità».

«Aspettiamo ora la risposta definitiva dell’Osservatorio ambientale – continua Marzia Ripamonti – organismo del ministero dell’Ambiente cui compete la responsabilità di decidere nel merito della questione. A ridosso della superstrada c’è la scuola elementare e materna del villaggio Ambrosiano che, secondo i tecnici, sarebbe già stata abbastanza isolata da doppi vetri e da un passaggio al chiuso verso la palestra. Noi però ci chiediamo cosa succederà quando i bambini vorranno aprire la finestra o semplicemente che aria respirano entrando a scuola. Bisogna mitigare maggiormente e ci sembrano assurde le richieste che arrivavano dal Comune di creare all’interno del parco della scuola un’ennesima colata di cemento per un parcheggio: abbiamo invece bisogno di alberi per isolarci».

«Ora che è anche stato presentato un documento sulle criticità richiesto dal tavolo aspettiamo una risposta – conclude Lunardi – e con noi l’aspettano i cittadini che ci seguono e che recentemente abbiamo aggiornato distribuendo volantini. Ci piacerebbe che fosse il nostro tecnico a lavorare su questo progetto perché è lui a conoscerlo a fondo e perché crediamo serva un paesaggista, non un ingegnere, per migliorare la situazione».