Marco Minniti a Sesto conferma: "Avrete un nuovo commissariato"

Per il ministro dell’Interno un’audizione blindata in municipio

Marco Minniti e Monica Chittò

Marco Minniti e Monica Chittò

Sesto San Giovanni (Milano), 29 aprile 2017 - «In uno spirito di alleanza tra istituzioni, diciamo sì alla realizzazione del nuovo commissariato della polizia di Stato. E sono molto contento che, oggi, tutti i sindaci abbiano raccontato e sottolineato la grande collaborazione con le forze dell’ordine del territorio». L’annuncio – o, meglio, la conferma – arriva per bocca del ministro dell’Interno Marco Minniti, che ieri pomeriggio ha fatto visita a Sesto e ha incontrato i primi cittadini del Nord Milano in un’assemblea blindata, che ha visto un enorme dispiegamento di forze dell’ordine. Associazioni come Sos e Aned, consiglieri comunali, mezzo Pd e altri esponenti della politica cittadina, oltre ai genitori del sindaco Monica Chittò, in platea con i fotografi e i cameraman, i giornalisti sono stati relegati alla piccionaia insieme al pubblico non prenotato.

«Sulle aree Falck sarà costruita la nuova sede della polizia – ha spiegato Chittò – Stiamo lavorando per questo obiettivo e affrontando le questioni tecniche». Oltre ai temi urbanistici, quelli legati ai finanziamenti e alle future spese: l’immobile di via Fiume è di proprietà del Comune, che incassa un canone, ma le ex acciaierie sono private. «E' stato facile dire sì a questo invito a Sesto per due ragioni – ha commentato Minniti – Il Nord Milano è un pezzo importante della storia democratica, economica e sociale del Paese. E poi la vicenda del 23 dicembre di Anis Amri mi ha segnato. Avevo giurato da ministro il 12 dicembre. All’inizio, quando mi hanno svegliato di notte, non sembrava qualcosa di clamoroso. Poi abbiamo iniziato a comprendere la notizia».  E a capire che l’uomo ucciso dai poliziotti sestesi durante un conflitto a fuoco era l’attentatore di Berlino.

«La sua presenza a Sesto era casuale, ma l’azione degli agenti è stata l’espressione del normale controllo del territorio. Pochi giorni fa abbiamo premiato quell’equipaggio che rappresenta l’unità d’Italia: da Nord a Sud, alti e bassi. L’Italia ha avuto un ruolo nel mondo: in genere le prime pagine dei giornali internazionali ci vengono date solo per calamità». Un terrorismo a prevedibilità zero, ha sottolineato il ministro, che «si contrasta con il controllo del territorio. E per questo non bastano le forze dell’ordine. Serve un’alleanza strategica tra Stato e sindaci». Nessuno spazio alle domande, né prima né dopo. Nessun accenno alla salma di Amri, da 4 mesi all’obitorio di Milano, a un possibile rimpatrio in Tunisia e alle spese post-mortem da sostenere.