Sesto, da Stoccarda per imparare l’aiuto: la Caritas di Santo Stefano fa scuola

Una delegazione tedesca in visita nella parrocchia di don Davanzo

La visita della delegazione tedesca

La visita della delegazione tedesca

Sesto San Giovanni (Milano), 5 novembre 2016 - Una giornata di racconto del Centro Caritas della parrocchia di Santo Stefano, con seminario intensivo, break al centro di ascolto di via Volta e pizzata. Una delegazione di Stoccarda ha scelto quella di Sesto come Caritas modello, per studiarne servizi e capacità di fare rete con associazioni, onlus, operatori economici. Il gruppo di tedeschi ha così potuto ascoltare le esperienze degli addetti e dei volontari della comunità di Santo Stefano. Cuffie alle orecchie e traduttrice in sala, agli ospiti è stato offerto un ampio panorama di attività che vanno dallo sportello di orientamento al lavoro all’accoglienza dei migranti, dalla palestra della memoria al progetto neonato, dallo sportello dipendenze fino al centro di ascolto.

Quest’ultimo, dalla sua nascita, ha intercettato 1.700 utenti: 85 i nuovi da gennaio (tra questi 38 italiani e 55 donne), con un’età media di 40 anni, per 154 colloqui. "Il modo di lavorare a Sesto è in rete - hanno spiegato le operatrici - con le realtà strutturate, come gli enti pubblici e il privato sociale, con famiglie e amici". Una mappa dei bisogni che si è fatta sempre più complessa. "La crisi economica si è fatta anche crisi sociale. Non possiamo dare tutte le risposte, ma è doveroso avere una mappa del bisogno e pungolare gli enti che se ne occupano".

Tanti i progetti attivati e anche quelli in cantiere. "Abbiamo ristrutturato un appartamento. Da otto mesi ospitiamo una famiglia egiziana sfrattata. Il Comune si è impegnato a trovare una sistemazione. In quei locali vorremmo avviare un programma di accoglienza diffusa di migranti". A salutare la delegazione don Roberto Davanzo, prevosto ed ex direttore di Caritas Ambrosiana.