Il sindaco e il caso moschea «Se la chiedono, perché no?»

Sergio Maestroni rintuzza la Lega e apre all’ipotesi. L'idea è sulla carta: "Ma se hanno i fondi..." di Roberta Rampini

Fedeli islamici in preghiera

Fedeli islamici in preghiera

Pregnana Milanese, 7 febbraio 2015 - L’ha detto in consiglio comunale, rispondendo a una provocazione della Lega Nord: «Se qualche musulmano mi dovesse chiedere uno spazio di culto dove professare la propria fede, valuterei questa ipotesi e farei di tutto per soddisfare questa richiesta».

Lo ha ribadito in una lettera pubblicata sul sito istituzionale del Comune a firma sua e della giunta: «Siamo favorevoli alla costruzione di una moschea in paese». È il sindaco di Pregnana Sergio Maestroni. Esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, alla guida di una maggioranza di centro-sinistra, il primo cittadino ha messo nero su bianco la sua idea in merito alla realizzazione di una moschea, spiegando le ragioni e tacciando la Lega Nord di essere «ignorante» sulle «più elementari regole che governano un’amministrazione comunale».

«Se una comunità religiosa possiede un appezzamento di terreno o la proprietà di un immobile, nel rispetto delle regole vigenti, può legittimamente fare richiesta, a proprie spese, di costruirsi un luogo di culto. Dovere di un’amministrazione è valutare e dare risposta alla richiesta medesima. Questo è quel che si definisce, semplicemente e in modo lineare, un procedimento amministrativo - spiega Maestroni -. Inoltre anche dalla nostra Costituzione si deduce dagli articoli dei Principi Fondamentali e fondanti, che le regole che disciplinano i rapporti dello Stato e le istituzioni nei confronti delle diverse confessioni sono ispirati alla tutela e alla garanzia della libertà religiosa».

Insomma tutt’altro che un capriccio del sindaco o della sua maggioranza, la costruzione di una moschea non può essere facilmente ostacolata come chie il Carroccio. Inoltre, aggiunge il sindaco, «a Pregnana sono presenti circa 400 persone di diversa nazionalità e anche religione. I cittadini di confessione musulmana sono una realtà importante. Sono ormai parte attiva e dialogante all’interno della comunità, con loro collaboriamo sul terreno culturale e dell’integrazione. E tutta la cittadinanza pregnanese ne è ripagata - conclude -: è questo, l’approccio che io e la mia giunta, insieme alla maggioranza politica, agiamo ogni giorno. Il resto sono solo becere strumentalizzazioni. Ma i cittadini, la cui intelligenza e attenzione non è mai da sottovalutare, sanno come giudicare». roberta.rampini@ilgiorno.net