Rho, licenziato minaccia la titolare con la pistola

Albanese arrestato dopo una movimentata fuga

Impegnati nel blitz tutti gli agenti del commissariato

Impegnati nel blitz tutti gli agenti del commissariato

Rho (Milano), 14 settembre 2019 - Ex dipendente di un'azienda di traslochi,  si è presentato armato di pistola davanti ai cancelli della ditta e ha minacciato la titolare. Urlava e chiedeva di essere riassunto. Era stato proprio per colpa del suo carattere rissoso che aveva perso il posto di lavoro, ma evidentemente non gli era ben chiaro. Quando la titolare ha chiamato il 112, l’uomo si è allontanato in bicicletta, armato e arrabbiato. Sono iniziate subito le ricerche nelle vie limitrofe alla ditta: prima è stato notato nelle vicinanze dell’abitazione dell’ex fidanzata, poi è stato individuato nel parco di via Sauro, proprio vicino al Commissariato di polizia, insieme a due ragazzi ai quali aveva chiesto il cellulare per fare una telefonata. Circondato dai poliziotti, disarmato, è stato finalmente bloccato dopo qualche minuto. Con l'accusa di possesso di arma clandestina gli agenti del Commissariato di Rho-Pero hanno arrestato un albanese di 33 anni, regolare, già noto per il suo atteggiamento violento. L’albanese nascondeva nel borsello una pistola con matricola abrasa, di probabile provenienza dai paesi dell’est calibro 7,62 con un colpo in canna (conferma che l’uomo era pronto a fare fuoco in qualsiasi momento), un caricatore inserito nell’arma contenente 7 proiettili ed un altro caricatore contenente altri 7 proiettili, che sono stati sequestrati e messi a disposizione del tribunale.

Non si era rassegnato al fatto di aver perso il posto di lavoro e così giovedì pomeriggio è andato nell’azienda sfogando la propria rabbia e minacciando la titolare con la pistola. Quando alla centrale operativa è arrivata la chiamata che segnalava il 33enne armato in giro per Mazzo di Rho è scattata una vera e propria “caccia all’uomo” alla quale hanno partecipato tutti i poliziotti sia in abiti civili che in borghese, considerata la potenziale pericolosità della persona ricercata. Inizialmente lo straniero è stato localizzato davanti alla casa dell’ex fidanzata dalla quale era stato già allontanato per atti persecutori. Poi nel parco accanto al commissariato. Messi in sicurezza i due ragazzi, l’albanese è stato circondato, gli è stato intimato di buttare per terra un borsello che teneva stretto a sé e poi è stato fermato. L'arma è stata rinvenuta nel borsello, mentre poco distante da via Nazario Sauro, è stato trovato un borsone contenente gli effetti personali e la bicicletta, che ha spiegato di aver rubato il giorno precedente a Pero.  L’arrestato su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato infine accompagnato nel carcere di San Vittore a Milano. Per lui anche una denuncia per le minacce e la ricettazione della bicicletta rubata il giorno prima.