Grande attesa per l’arrivo del Dalai Lama a Rho. Riceverà la cittadinanza onoraria

A ospitarlo in Fiera sarà il sindaco Pietro Romano con la giunta

 Ecco il mandala, un mosaico di sabbia costruito dai pazienti monaci

Ecco il mandala, un mosaico di sabbia costruito dai pazienti monaci

Rho (Milano), 21 ottobre 2016 - Conferimento della cittadinanza onoraria e consegna del Mandala realizzato con sabbie colorate e dedicato ad Avalokiteshvara, la rappresentazione della Grande Compassione impersonificata. C’è grande attesa nella città di Rho per l’appuntamento con sua Santità il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso. Domani alle ore 13.30 a Rho Fiera Milano, prima della conferenza pubblica della massima autorità spirituale buddista «La fonte dell’autentica felicità», il sindaco rhodense Pietro Romano, una delegazione della giunta e del consiglio comunale composta da Giovanni Vittorio Isidoro, Mirko Venchiarutti, dall’assessore alle politiche per l’integrazione, per la Pace e la cooperazione internazionale Maria Rita Vergani e dall’assessore alla cultura, Valentina Giro, consegneranno al XIV Dalai Lama una pergamena con le motivazioni sul conferimento della cittadinanza onoraria approvata all’unanimità dal consiglio comunale.

Era stato il consigliere Pd, Federico Bindi, a proporre la mozione, «la cittadinanza è stata conferita al Dalai Lama, quale principale autorità religiosa del popolo tibetano nonché testimone di pace e solidarietà nel mondo, e come riconoscimento del suo impegno nei confronti del dialogo, della convivenza, del messaggio di tolleranza e di pace, volto all’affermazione dei valori di libertà e di non violenza, nel rispetto dei diritti umani nel mondo».

Poi il Dalai Lama sarà invitato a firmare una tessera di piazza Costellazione, la grande piazza realizzata davanti a Rho-Fiera, un mosaico ceramico blu raffigurante la Costellazione dell’Acquario. Infine gli verrà consegnato il Mandala realizzato dai Monaci del Namgyal, il Monastero di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala, in quattro giorni di intenso e silenzioso lavoro, nell’atrio del palazzo comunale e ammirato da centinaia di cittadini rhodensi.