Denunciato il sindaco di Spessa Po: aveva due capannoni pieni di rame 'sospetto'

Le ipotesi di rieato sono ricettazione e gestione illecita di rifiuti. Gli inquirenti sospettano la provenienza illecita del materiale

Il primo cittadino, Giuliano Spiaggi

Il primo cittadino, Giuliano Spiaggi

Spessa Po, 11 aprile 2015 - Due capannoni colmi di cavi di rame, oltre a ferraglie e altri scarti. Proprio dietro al Municipio. Il sindaco di Spessa Po, Giuliano Spiaggi, è indagato dalla Procura di Pavia per ricettazione e gestione illecita di rifiuti. I capannoni apparterrebbero infatti a lui e ai suoi famigliari. Le indagini sono scattate in seguito a un esposto presentato agli inquirenti. Il primo cittadino è stato denunciato a piede libero. Le ipotesi di reato riguardano la presunta origine fraudolenta dei materiali stoccati nei due capannoni, di cui non sarebbe stata accertata e giustificata la provenienza, ma che gli investigatori sospettano provenire da illeciti. Ma viene anche contestata l’errata conservazione delle ferraglie e dei cavi, considerati dalla normativa rifiuti e quindi destinati a essere smaltiti o recuperati in discariche o centri autorizzati, secondo la legge, e che invece sarebbero stati raccolti e custoditi con modalità non consentite. Sembra che i capannoni fossero pieni, la quantità di materiale è ancora da stabilire con precisione, ma si tratta di numeri piuttosto elevati.

Il sindaco Spiaggi, contattato, ha scelto di non commentare: "Le indagini sono in corso e quindi preferisco non rilasciare dichiarazioni in merito per il momento", ha spiegato. In paese la voce di quanto sta succedendo circola già da qualche giorno, residenti hanno raccontato di aver notato agenti della Forestale intenti a svolgere sopralluoghi e fotografare i capannoni. Sui due fabbricati al centro dell’inchiesta erano già state chieste informazioni dalla minoranza durante un consiglio comunale.

"Avevamo presentato un’interpellanza lo scorso inverno, perché attraverso le visure camerali non ci risultava che il sindaco avesse alcuna impresa di questo genere – commenta Giuseppe Cavallotti, consigliere comunale della lista di minoranza Insieme per Spessa –. Il primo cittadino ci aveva risposto che non si trattava di una trasgressione. Noi abbiamo chiesto ulteriori delucidazioni sull’utilizzo dei due capannoni e sulle attività a essi legati, ma non abbiamo ricevuto risposte esaustive».