Incendio a Mortara, ancora quarantena: Vigevano chiude scuole e negozi / FOTO E VIDEO

Vigili girano coi megafoni per le strade. Le analisi ancora in corso

In città si lavora con le mascherine sul volto

In città si lavora con le mascherine sul volto

Mortara (Pavia), 8 settembre 2017 - Il «day after». Serrande abbassate e uffici chiusi a Mortara e Vigevano in giorno dopo il devastante incendio che ha interessato la Eredi Berté di Mortara, azienda che tratta rifiuti, in conseguenza del quale una nube densa e acre si è allargata sui cieli della Lomellina. Nella notte i vigili del fuoco hanno dovuto combattere con le fiamme che sono tornate ad avvolgere i cumuli di rifiuti. Nel corso della giornata la situzione è tornata sotto controllo. Ma la paura degli agenti inquinanti, della diossina in modo particolare, è palpabile. Più di uno ha deciso di seguire alla lettera le disposizioni dei sindaci di Mortara e Vigevano e non si è recato al lavoro. Per le strade molta meno gente del solito, scuole chiuse, a Vigevano anche diversi istituti bancari.

Un clima da disastro post-nucleare acuito dalle scene viste il giorno precedente, con la polizia locale a girare per le strade per comunicare con i megafoni la decisione dei sindaci e con gli agenti nascosti dalle maschere. In mattinata soprattutto, per effetto del vento, sulle due più grandi città della Lomellina gravava una pungente odore di plastica bruciata e le richieste di mascherine nelle farmacie si sono impennate. Non solo Mortara, quindi, ma l’intera zona si trova sotto scacco. Quattro episodi di incendi ad impianti ad alto rischio, due di trattamenti di rifiuti, in meno di nove mesi, hanno messo a serio rischio l’equilibrio dell’ambiente. Quello di mercoledì ha ricordato da vicino quello di Bruzzano (Milano) che ha interessato a fine luglio una azienda di stoccaggio e trattamento di rifiuti e i cui fumi si sono spinti sino alla metropoli.

In attesa di conoscere i responsi delle analisi, che potrebbero essere disponibili già da domani, a Vigevano diverse attività commerciali non hanno alzato la saracinesca ieri. «In mattinata si è vista meno gente in strada – conferma Massimo Negri, segretario di Ascom – diverse banche sono rimaste chiuse e così alcuni negozi. Speriamo che l’emergenza si risolva quanto prima e che gli eventuali danni per le aziende vicine al luogo dell’incendio siano contenuti». Sugli sviluppi della situazione il sindaco Andrea Sala è cauto: «Aspettiamo i riscontri delle analisi, intanto, oltre a noi e Mortara, altri Comuni hanno disposto la chiusura delle scuole per la giornata odierna».

I vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta dalla prima mattina di mercoledì, ma non è ancora possibile prevedere con certezza la conclusione dell’intervento. La chiusura delle scuole, che avrebbero dovuto avviare la loro attività proprio in questi giorni, non ha mancato di creare disagi. «Ritengo sia giusto tutelare gli studenti – commenta Matteo Loria, dirigente dell’Itis Caramuel di Vigevano – anche se è chiaro che la decisione ha creato problemi alle scuole, che devono poi fare i conti con il «monte ore» e altri aspetti organizzativi. Ci siamo coordinati tra scuole per capire come agire». «Ora però – conclude Loria – la cosa più importante è che ci dicano qual è davvero la situazione».