Si allaccia alla corrente in modo abusivo, una coppia la "ruba" da lui

Cilavegna, un napoletano e una siciliana si agganciano a lui

In aumento le manomissioni dei contatori (Sacchiero)

In aumento le manomissioni dei contatori (Sacchiero)

Cilavegna, 5 maggio 2016 - Come in una barzelletta. Lui era riuscito, con un collegamento volante, a deviare la distribuzione della corrente elettrica nel suo appartamento di Cilavegna senza ovviamente pagare un centesimo per i consumi. Ma qualcuno ha fatto di meglio: una coppia di vicini, italiani, che a loro volta si erano allacciati abusivamente al suo impianto, pure abusivo, a sua insaputa. Lo hanno scoperto i carabinieri che martedì hanno arrestato per furto aggravato S.E.M., 37 anni, marocchino pregiudicato, che risulta essere residente a Parona ma che di fatto vive a Cilavegna. Lì l’uomo, attraverso un allacciamento del tutto abusivo, era riuscito a prelevare l’energia elettrica da un contatore, ovviamente senza essere titolare di un regolare contratto di fornitura.

Non è ancora chiaro da quanto tempo il «prelievo» fosse in atto ma si può ipotizzare che tutto fosse partito da diverso tempo. Almeno quello utile ad una coppia di vicini, R.D.S., 49 anni, napoletano e A.F.P., 51 anni, siciliana, che a loro volta, e all’insaputa del marocchino, si erano collegati alla sua antenna televisiva e da lì erogavano la corrente elettrica necessaria alla loro abitazione. Per questa ragione entrambi sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato. A scoprire questa seconda operazione illecita erano stati i carabinieri al momento di effettuare il sopralluogo per il furto accertato da parte del marocchino.

Il magrebino forse pensava di essere stato particolarmente furbo senza considerare che, quando si tratta di evitare di pagare le bollette, gli italiani non sono secondi a nessuno. Non è al momento chiaro quanto sia stato il consumo effettivo di energia elettrica non pagata, un riscontro che forse non sarà neppure possibile avere, visto che appunto il sistema utilizzato dal marocchino, tutt’altro che raro negli ultimi anni, faceva in modo che l’energia elettrica fosse intercettata prima di transitare nel contatore, di fatto impendendone la contabilizzazione.

Quello dei furti di energia elettrica è un reato che negli ultimi anni ha fatto registrare una significativa crescita, soprattutto in quegli edifici fatiscenti nei quali non di rado molti appartamenti sono sfitti. E il problema non riguarda soltanto le zone periferiche ma anche quelle centrali. A Vigevano, ad esempio, un paio di anni fa, era stato scoperto un allacciamento abusivo direttamente dai cavi che alimentavano gli uffici del Tribunale, poi chiuso nell’ambito del riordino della «geografia» della giustizia italiana, che si affaccia su corso della Repubblica, pieno centro.