Limbiate, il fratello del sindaco eletto presidente del consiglio: è bagarre

É stato scelto Vincenzo Romeo, fratello del sindaco Antonio Romeo. Pd: scelta inopportuna

Subito delle spiegazioni da dare per il sindaco Antonio Romeo

Subito delle spiegazioni da dare per il sindaco Antonio Romeo

Limbiate (Monza e Brianza), 9 luglio 2016 - Eletto a maggioranza il presidente del nuovo consiglio comunale di Limbiate. É stato scelto Vincenzo Romeo, fratello del sindaco Antonio Romeo, che aveva già presieduto le prime tre sedute di consiglio in quanto «consigliere anziano», ovvero quello che ha raccolto il maggior numero di preferenze alle elezioni del 5 giugno scorso. É stato eletto con il voto compatto di tutta la maggioranza di centrodestra, si è astenuto solo il sindaco. Benchè un presidente di consiglio comunale fratello del sindaco non sia affatto una novità e, solo nel raggio di pochi chilometri da Limbiate ha due precedenti su fronti politici opposti, a Saronno (Lega Nord) e a Vimercate (Pd, nel 2014), dalle opposizioni si sono levate proteste, in particolare dai banchi del Pd con l’ex assessore Sandro Archetti, che dopo aver criticato la scelta in consiglio, commenta: «Niente di personale contro Vincenzo, ma assoluta contrarietà dal punto di vista dell’opportunità politica, perché non è bello, come qualcuno si è spinto a far rilevare, che le scelte strategiche della Limbiate del futuro possano essere prese nel salotto di casa Romeo».

Secondo più di qualcuno la decisione di eleggere presidente del consiglio il fratello del sindaco, che è consigliere di lungo corso ed attuale coordinatore di Forza Italia, sarebbe frutto di accordi politici decisi a livello provinciali. «Credo che Vincenzo Romeo saprà dimostrare ampiamente di essere adeguato al ruolo, anzi dovrà farlo ancora con maggiore impegno ed attenzione, visto che il nome che porta gli sarà sempre fatto pesare», dice il sindaco. Ora resta il nodo del settimo assessore, che lo stesso sindaco aveva preannunciato alla prima seduta di consiglio, spiegando anche che sarebbe stata una donna per il rispetto delle norme sulla rappresentanza di genere. A quanto pare invece, il posto mancante sarà assegnato nei prossimi giorni a Claudio Dozio, attuale segretario della Lega Nord. A quel punto in giunta ci saranno 5 uomini e 2 donne, insufficienti a raggiungere il 40% previsto dalla legge. «Scriveremo al prefetto, cercheremo di trovare una soluzione nei prossimi mesi», puntualizza Romeo.