Natale da Tiffany, escort sul camper a Monza per colpa della crisi

La cinquantenne è una star del settore sul suo camper, ma chiede aiuto

Tiffany sul suo camper

Tiffany sul suo camper

Monza, 22 dicembre 2017 - Tiffany scrive poesie. Fino a sei anni fa era un’impiegata di concetto, ma ora che un posto e una casa non ce li ha più vive su un camper. Ci dorme, ci mangia, e ci riempie foglietti minuscoli in cui riversa tutti i suoi sentimenti. E qui, su di un camper che ha visto giorni migliori, vende il suo amore. Cinquant’anni suonati, calze a rete e abiti vistosi comprati a 7 euro dai cinesi, Tiffany da Monza oggi è diventata una “supermilf, la regina delle escort”, almeno a navigare in decine di siti specializzati. "In Lombardia sono la numero uno" spiega lei, un po’ orgogliosa e un po’ con l’amarezza di una donna che ha già tentato di farla finita due volte. La prima volta con un mix di farmaci ("Sono stata cinque giorni in coma"), la seconda col gas della stufetta con cui scalda le gelide notti del suo camper ("alcuni giornali avevano scoperto cosa facevo e mi perseguitavano con articoli infamanti sulla mia vita, non potevo neppure uscire a fumare una sigaretta senza finire nell’obiettivo di un fotografo").

Tiffany è figlia della crisi. "Perso il mio lavoro in un’azienda metalmeccanica, mi sono ritrovata a vivere su un camper, ormai la mia unica casa. All’inizio con l’assegno di mobilità me la cavavo, mentre cercavo disperatamente un altro lavoro, come del resto faccio ancora. Poi, quando la mobilità è finita, sono rimasta senza un quattrino: ho trascorso due anni di inferno, alla fame, senza nemmeno i soldi per le bombole del gas, per lavarmi acqua gelata che ti taglia come lame. Finché, visto che avevo seguito dei corsi da ragazza, ho iniziato a fare massaggi...".

Presto però i massaggi sono diventati qualcos’altro. I clienti che arrivavano al suo camper hanno iniziato a chiedere di più.  "Ero separata dal mio ex marito da anni, avevo una figlia ormai grande e lontana e ho deciso di iscrivermi ad alcuni siti di incontri per cercare compagnia... ma dopo un po’ mi sono resa conto che gli uomini volevano solo venire a letto con me. Io ci soffrivo, mi ferivano dentro, finché mi sono detta: volete fare solo un giro di giostra con me? E allora pagate...".

E i clienti pagano. E con quei soldi...  "...ho iniziato a pagarmi le cose indispensabili, non battevo sempre, ma solo quando non avevo più da mangiare, quando dovevo riparare il camper o comprarmi le bombole per riscaldarmi". 

Finché, un anno fa...  "...un’amica mi ha consigliato di registrarmi ufficialmente sui siti per le escort con un nome d’arte".

E Tiffany è diventata a tutti gli effetti una star.  Recensioni a 5 stelle sui siti specializzati (esiste una sorta di Tripadvisor in cui i clienti dicono la loro, neanche fossero andati a mangiare in un ristorante!), tour a calendario fisso in altre città (il mercoledì è sempre a Como e poi Verona, Pavia e così via) e decine di aspiranti escort che si rivolgono a lei per chiedere consiglio.

Chi sono? "Ragazze e donne disperate (e anche qualche giovanotto!) buttate a terra dalla crisi, decidono di fare come me una volta rimaste sole. Ma a volte all’insaputa dei loro stessi compagni.  In Brianza ce ne sono tante, più di quanto si possa immaginare. Il mio consiglio è di non farlo mai per arricchirsi, però, ma per sopravvivere".

Perché tanto successo? "Gli uomini non vogliono solo il sesso, cercano qualcuno che li ascolti, li abbracci, li lasci sfogare, condivida per un po’ il peso della loro vita, non li faccia sentire rifiutati. Dal ragazzo di 18 anni che nessuno vuole all’anziano di 80 in cerca di tenerezza, dall’operaio all’imprenditore. A volte divento il regalo di compleanno o per il raggiungimento della pensione".  

È molto ricercata... "Io non scaccio nessuno, non faccio “sveltine”, regalo tempo e amore: sono una psicologa del sesso. E quando incontro uomini in crisi, se posso tento di aiutarli a recuperare il rapporto con le loro donne, a tornare come quando erano fidanzatini. Parecchie dovrebbero ringraziarmi per aver salvato il loro matrimonio".

Crede in Dio? "Certo. E non mi vergogno di quando arriverò davanti al Padreterno, lui conosce il mio cuore e sa che io sono l’amore".

Non ha paura della vita che fa, da sola su un camper? "A farmi paura non è la morte, ma la vita... E poi...".

E poi? "Entro fine anno devo trovare i soldi per sistemare il camper, se non passa la revisione rischio di perdere la mia unica casa". 

Cosa farà a Natale? "Forse vado a mangiare da tre miei amici trans. Persone dolcissime che ho conosciuto... facendo la vita".