Rubavano droga e soldi a immigrati: condannati agenti Polfer, complice patteggia 1 anno e 2 mesi

Milano, 6 luglio 2014 - Ha patteggiato la pena di un anno e due mesi di reclusione un agente della Polfer di Milano coinvolto in un'inchiesta che nel 2013 aveva portato all'arresto di tre suoi colleghi che avrebbero compiuto una serie di blitz irregolari, portando via denaro e droga a immigrati e piccoli spacciatori. I tre agenti, lo scorso 27 maggio, sono stati condannati anche nel processo d'appello, con una riduzione delle pene a loro carico. Nel procedimento erano coinvolti altri due poliziotti indagati a piede libero, accusati di complicità con gli agenti arrestati.

Rispetto ai tre colleghi, accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato e detenzione e spaccio di stupefacenti, avrebbero avuto però un ruolo marginale. Uno dei due, quindi, ha raggiunto con il pm di Milano Paolo Filippini l'accordo per il patteggiamento della pena di un anno e due mesi di carcere, accolto nei giorni scorsi dal gup. Il secondo, invece, ha scelto invece di essere processato con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. L'inchiesta era nata dalle denunce del legale di alcuni immigrati, l'avvocato Debora Piazza, e aveva portato ad una serie di perquisizioni negli uffici della Polfer di Lambrate. Secondo le indagini, i tre agenti arrestati nel 2013 avrebbero avuto a disposizione «illecitamente» oltre 144 chilogrammi di hashish «custoditi all'interno del locale posto nell'interscambio ferroviario di via Otto Cima a Milano, di cui avevano l'esclusiva disponibilità». Droga che, secondo l'imputazione, era destinata «alla cessione a terzi».