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Olimpia Milano: prima sconfitta a Venezia. Umana vince 88-84 / FOTO

I biancorossi di coach Repesa non riescono ad invertire la rotta dopo una partenza pessima e cadono per la prima volta in campionato contro l'Umana, ma resta prima

Coach Repesa e Kruno Simon sconsolati in uno dei momenti della gara

Milano, 11 dicembre 2016 - E' arrivata in Laguna la prima sconfitta in campionato dell'Emporio Armani Milano che si è arresa per 88-84 alla Reyer Venezia, in questo momento la formazione più in forma del momento mettendo in fila la decima vittoria consecutiva tra campionato e coppa. L'Olimpia esce battuta dal Taliercio contro l'Umana Venezia 88-84, ma il punteggio è anche fin troppo finto rispetto al divario messo in campo dalla due squadre con i padroni di casa capaci anche di toccare i 21 punti di vantaggio prima del "rimontone" finale. E forse è paradossalmente meglio una sconfitta che faccia capire che non si può "scherzare" in certe partite piuttosto che un successo che avrebbe solo messo della sabbia sopra gli errori della squadra. A Venezia l'EA7 non si è presentata, perchè si può spiegare solo così l'incredibile 18-3 dei primi 4 minuti di gara che ha addirittura costretto Repesa a ben due timeout per scuotere i suoi.

"Devo spendere tanti time-out, ma ne servirebbero dieci ogni partita. in questo momento abbiamo bisogno di calma, lavoro e fiducia nei compagni di squadra" dice il coach sull'argomento. Non possono bastare le assenze a giustificare un approccio davvero troppo tenero alla partita, è vero che Hickman e Macvan sono giocatori importanti, è altrettanto reale che i problemi di salute occorsi nella notte prima della gara a McLean lo hanno sfibrato, ma questo non può portare comunque ad una partita di così basso profilo. Soprattutto dal punto di vista difensivo, il grande problema irrisolto di questa squadra che ancora ha patito ben 34 punti nel primo quarto che, se non è record poco ci manca. E come possa subirli la squadra che fino ad adesso ha dominato il campionato rimane un rebus irrisolvibile. Il problema è duplice perchè gli esterni fanno davvero fatica a tenere le penetrazioni e i lunghi non offrono la sufficiente copertura in aiuto.

“Siamo chiaramente in crisi prima di tutto mentale, inoltre non siamo una squadra fisica, ma possiamo e dobbiamo migliorare". E anche il 16/27 ai tiri liberi mostra come la squadra non sia serena. Qualche segnale di vita da Kalnietis (14 punti, 10 assist e +16 di plus/minus), un ottimo Dragic che anche lui mette insieme 14 punti e +18 di plus/minus in 26' dimostrando peraltro che il parziale è stato corposo nell'arco di pochi minuti, al contrario del trio di azzurri Cinciarini-Pascolo-Abass che hanno totalizzato un -18 a testa. Ed è proprio così perchè oltre al mastodontico 18-3 dei primi 4', c'è anche il 21-8 dei primi 5 minuti della ripresa che ha fatto volare Venezia fino al 70-49 sulla spinta delle triple di McGee (6/9 dall'arco). Poi un po' la "disperazione", un po' l'uso della zona in difesa (alternando 2-3 e 1-3-1), un po' più di convinzione in attacco hanno quasi rimesso in piedi la gara, arrivando sul -3 sia con McLean (80-77) che con Simon (83-80), ma ormai era troppo tardi per i biancorossi con la gara chiusa dalla tripla dell'ex Filloy a 30" dalla fine. 

UMANA VENEZIA-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 88-84 (34-22; 49-41; 72-61) VENEZIA: Haynes 15, Hagins 16, Ejim 7, Peric 11, Bramos 5, Tonut 7, Visconti ne, Filloy 6, Ress 1, Ortner, Viggiano, McGee 20. All. De Raffaele MILANO: McLean 11, Fontecchio, Kalnietis 14, Raduljica 9, Dragic 14, Pascolo, Cinciarini, Sanders 15, Abass 10, Cerella ne, Simon 11. All. Repesa Tiri da 2 VE 15/35 MI 19/37 Tiri da 3 VE 13/31 MI 10/22 Tiri liberi VE 19/24 MI 16/27 Rimbalzi VE 35 (Hagins 7) MI 35 (McLean 5) Assist VE 13 (Haynes 3) MI 29 (Kalnietis 10)