Expo al via, protesta antagonisti e giovani precari fuori dal sito di Rho

Una manifestazione all'ingresso Fiorenza Expo con slogna e striscioni. Ma anche un gruppo che ha forzato gli ingressi della stazione della metropolitana di Rho Fiera

Protesta davanti ai cancelli dell'Expo nel giorno dell'apertura ufficiale

Protesta davanti ai cancelli dell'Expo nel giorno dell'apertura ufficiale

Milano, 1 maggio 2015 - L'annuncio di veri e propri blitz nel giorno dell'inaugurazione di Expo 2015 è diventato realtà. Un gruppo di una trentina di manifestanti "No Expo" ha infatti inscenato una piccola protesta all'ingresso Fiorenza Expo di Milano. Si tratta di rappresentanti del centro sociale Fornace e del Movimento No-Expo May Day, che pacificamente e urlando "No Expo, No Expo", mostrano uno striscione con la scritta: "Il Belpaese delle opportunità, un Expo di mafia cemento e precarieta'". Le forze dell'ordine stanno controllando a distanza la protesta.

Un gruppo di giovani precari e "no Expo", invece, hanno forzato gli ingressi alla stazione della metropolitana di Rho-Fiera, entrando senza presentare il biglietto per raggiungere l'esposizione. I giovani, in parte mascherati, dopo aver inscenato una manifestazione di protesta al grido "Noi entriamo quando vogliamo", sono stati allontanati dal personale di vigilanza della stazione. 

QUESTORE: "PROTESTE SONO DEMOCRAZIA MA ATTENZIONE ALTA" - "Le proteste fanno bene alla democrazia, la aiutano a crescere", ma "Expo non e' un G20 ma un evento che dura 180 giorni, con un argomento interessante, a cui partecipano il 94% dei Paesi del mondo", e da dove uscira' "una carta per distribuire equamente il cibo e sfamare 4 mld di esseri umani. Spero che gli antagonisti lo capiscano e non ci siano violenze". E' quanto auspica il questore di Milano Luigi Savina. In ogni caso, "a Milano siamo attenti alle manifestazioni e l'attenzione delle forze di polizia è sempre alta, quanto il livello di sicurezza approntato per l'Esposizione Universale". "Da 2 anni stiamo lavorando a un piano operativo Expo", continua Savina, un piano, spiega, che "riguarda tutte le forze dell'ordine, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, oltre a un supporto dell'esercito, con cui da anni collaboriamo per l'operazione 'Strade sicure', che avra' compiti precisi, all'interno del sito". In merito al sistema cittadino, sono state "aumentate le volanti, le pattuglie e sono stati rafforzati i commissariati, dato che le 200mila presenze giornaliere previste al sito Expo, transiteranno dalla città", sottolinea il questore, facendo presente che e' stato stimato che il 50% dei visitatori arrivera' al sito espositivo via strada, il 24% in metropolitana e il 18% con il treno, per cui sono state potenziate la polizia stradale, il servizio in metropolitana e aumenteranno le pattuglie della Polfer. Inoltre, la "mappa del rischio e' in costante aggiornamento, gli obiettivi sensibili sono in tutta Milano e non nascono dall'oggi al domani", precisa Savina che non considera 'zone calde' le periferie, "ogni zona ha una propria fisionomia", ad esempio si puo' considerare 'zona calda' Quarto Oggiaro quanto piazza Duomo. Per il capitolo prostituzione, piu' volte la stampa aveva annunciato l'arrivo di 15/20.000 escort dall'Est Europa, nessun allarme da parte del questore meneghino: "Le prostitute occupano una certa zona, per battere la concorrenza avrebbero gia' dovuto essere su piazza, invece non registriamo una presenza diversa dal solito". Infine, "non sono state rilevate strutture ricettive illegali ma teniamo le antenne alte", conclude Savina.