Dopo Expo, c’è il via libera ai fondi Renzi: "Promessa mantenuta"

Il Consiglio dei ministri delibera 150 milioni per il sito e Arexpo di GI.AN.

RICERCATORI Da sinistra:  Virgilio Mattoli e Benedetto Grimaldi

RICERCATORI Da sinistra: Virgilio Mattoli e Benedetto Grimaldi

Genova, 14 novembre 2015 -  Sulla carta i soldi per il post Expo ci sono, assicura il premier Matteo Renzi e con lui il ministro Maurizio Martina. Il Consiglio dei ministri ieri ha deliberato lo stanziamento di 150 milioni di euro da investire nella trasformazione del sito dell’Esposizione Universale di Milano nella nuova cittadella della scienza, della ricerca e della formazione. Tre i progetti locomotiva per il rilancio dell’area: il centro dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, focalizzato sullo sviluppo di soluzioni che migliorino la qualità della vita e della terza età, il trasferimento delle facoltà scientifiche dell’Università Statale di Milano con tanto di campus per gli studenti (Città Studi bis) e il Polo tecnologico di Assolombarda. Centocinquanta milioni di euro all’anno per dieci anni è esattamente quanto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si era impegnato a riservare alla missione del post 2015 nella sua ultima uscita milanese, martedì dal palco del teatro di via Rovello.

«Le promesse che questo Governo fa le manteniamo, abbiamo rispettato l’impegno preso» ha scandito ieri il premier. «Questo stanziamento – ha però fatto sapere Renzi a precisa richiesta – c’è a condizione che il Governo possa fare la sua parte, che il progetto del Governo resti in piedi, non sono 150 milioni regalati alla Regione o al Comune». Tradotto: le risorse si materializzeranno quando, e deve avvenire il prima possibile, Palazzo Chigi entrerà da azionista nella società proprietaria del sito espositivo, Arexpo Spa, oggi guidata da Regione Lombardia e Comune di Milano come soci forti ed esposta con le banche che hanno finanziato l’acquisto dei terreni di Rho.

Il nodo sta nel terzo socio per numero di quote: Fondazione Fiera vorrebbe infatti monetizzare tutto il suo 27,6% cedendolo per intero all’esecutivo, un piano sul quale a Roma sussistono perplessità. All’insegna della serenità le dichiarazioni di Martina: «I 150 milioni appena deliberati col decreto serviranno anche a sbloccare la situazione di legata ad Arexpo, rispondendo positivamente alla richiesta delle istituzioni locali, oltre che ad investire sul progetto di valorizzazione dell’area nella consapevolezza che si tratta di una occasione unica per Milano e per l’Italia».

di GI.AN.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro