Gli effetti del sisma che ha colpito Lazio e Marche
Milano, 16 settembre 2016 - I moduli abitativi dell’ex campo base Expo verranno usati come scuole in uno dei comuni colpiti dal terremoto nel Centro Italia. "Alcuni manufatti usati nel campo base Expo sono tecnicamente modulabili e potranno quindi essere usati, previa qualche miglioria, come scuole nel comune di Acquaviva Picena", ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza e protezione civile, Simona Bordonali. In questi giorni ci sono stati numerosissimi contatti per definire la questione fra la direzione regionale Protezione civile, la società Edil Sider (incaricata da Expo per la realizzazione dei manufatti) e la direzione di comando e controllo della Protezione civile. L’idea di utilizzare le casette dell’ Expo per ospitare i terremotati era stata lanciata dal governatore Roberto Maroni. La proposta, dopo un iniziale tentennamento, è stata accolta positivamente anche dal Comune di Milano. E la società Expo SpA ha dato il via libera.
Qualche giorno dopo si è svolta una riunione a Rieti tra il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il commissario alla ricostruzione Vasco Errani e lo stesso Maroni. Al termine del vertice è stato deciso di utilizzare i moduli Expo per strutture di servizio, come le scuole, perché non sono adatte per ospitare gli sfollati. Proprio da questa decisione è nata la volontà di utilizzare alcuni moduli per le scuole di Acquaviva Picena. "Dal dipartimento nazionale della Protezione civile - spiega Bordonali - abbiamo appena ricevuto le precise caratteristiche tecniche e le dimensioni dei manufatti necessari al comune di Acquaviva". Queste caratteristiche «saranno inoltrate alla società Edil Sider per una verifica finale e per la costruzione di un layout di massima per l'intervento. Terminate queste operazioni, conclude l’assessore, il dipartimento ci farà sapere come questi moduli potranno essere destinati al comune di Acquaviva.
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