A fuoco treno fermo sui binari: Milano, il giallo del cortocircuito / VIDEO

Paura tra i passeggeri: se fosse successo in viaggio saremmo morti

Il treno in fiamme

Il treno in fiamme

Milano, 10 dicembre 2017 - Un rogo improvviso, su un treno locale fermo nello scalo ferroviario più grande d’Italia, affollato da migliaia di passeggeri, nel ponte dell’Immacolata. Paura ieri pomeriggio alla stazione Centrale di Milano. Verso le 14 ha preso fuoco un vagone del regionale Trenord che doveva partire venti minuti più tardi diretto a Tirano, nella provincia di Sondrio, con fermata intermedia a Monza.

Non sono bastati cento estintori da ottanta chili ciascuno per domare le fiamme. Logica quindi la domanda che si pone un ferroviere di lunga esperienza: «È stato così difficile in stazione. E se fosse successo in piena linea o in galleria?». La causa del rogo ancora non è chiara. In un primo momento era circolata l’ipotesi di un possibile corto circuito all’impianto di riscaldamento. Ma Trenord, in una nota di sei righe, non esclude nessuna pista, nemmeno «atti dolosi o colposi». Ad accorgersi del fumo, precisa l’azienda, sono stati i ferrovieri, che poi hanno allertato i vigili del fuoco. Con un trattore a motore il treno è stato spostato su un binario morto, anche per evitare che il fumo potesse intossicare i viaggiatori. Sfogliando la cronaca, alla vigilia del Ferragosto aveva preso fuoco un locomotore di Trenord alla stazione Cadorna. Ad aprile del 2015 un vagone di un regionale a due piani partito da Milano era arrivato alla stazione di Alessandria completamente avvolto dalle fiamme. Anche in quel caso tanta paura ma nessun ferito e nessun intossicato.

Ieri in pochi minuti sulla rete hanno cominciato a circolare video e foto del rogo di Milano. Immagini accompagnate su Twitter da ironia e polemiche. «Treni vecchi e fatiscenti», attacca una pendolare. «Per noi che ci siamo sempre lamentati della mancanza di riscaldamento sul treno... eccolo», prova a sdrammatizzare un’altra. L’azienda però ribadisce: ancora non si è capito quel che è successo davvero. Ma quanti anni ha il regionale andato a fuoco? «Non è di ultima generazione», la risposta.

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