Atm, Rota: "Fusione con Trenord? Non mettiamo insieme mele e cachi"

Parole decise da parte del presidente dell'Azienda Trasporti Milanesi: "Per fare unione ci vuole condivisione di valori, non solo di obiettivi"

Bruno Rota, presidente di Atm

Bruno Rota, presidente di Atm

Milano, 4 settembre 2016 - "Atm non ha molto bisogno di fare integrazioni". Parole decise da parte del presidente di Atm, Bruno Rota, durante un dibattito su 'Mobilità e sfide della Lombardia' nell'ambito della festa dell'Unità, riguardo alla possibile fusione tra Atm e Trenord. "Non sta a me - ha proseguito - dire con chi bisogna fare le alleanze, però io il settore lo conosco e ci sono cose che non si possono dire per giustificare questa operazione. Non si può dire che così fanno all'estero, perché non è vero e non si può dire che si fa questo per favorire l'integrazione tariffaria. Se poi gli azionisti decideranno che questa è la strada per Milano, io cercherò di fare il mio lavoro nel migliore modo possibile".

E ha proseguito: "Per fare unione tra due aziende ci vuole condivisione di valori, non solo di obiettivi. In Atm i dirigenti che vanno avanti sono quelli che lavorano di più, non quelli che sono iscritti a un partito. È un'azienda in cui in cinque anni non siamo mai stati sfiorati da nessun sospetto sugli appalti. Vorrei essere sicuro che, se si vuole fare un'operazione del genere, chi viene condivide quei valori e che quindi non rischiamo di mettere insieme mele e cachi che non riuscirebbero ad andare d'accordo per molto tempo".

Poi, ha parlato del lavoro che svolge l'azienda: "Per Atm la sfida più grossa è riuscire a mantenere il piano di investimenti che stiamo portando avanti da sei anni. Non ci sono contributi dallo Stato, non ci sono quasi più quelli regionali. Le aziende di trasporto pubblico devono riuscire a generare risorse al proprio interno. Atm ci è riuscita negli ultimi cinque anni, speriamo ce la faccia per i prossimi cinque". Per Rota "a Milano c'è bisogno di far partire le metropolitane un po' prima la mattina" per soddisfare le esigenze di chi va a lavorare. "Noi - ha spiegato - dobbiamo riuscire a migliorare le frequenze e i passaggi nelle ore in cui c'è il massimo del carico. Una volta fatto questo, si potrà pensare di andare incontro alle esigenze del popolo della notte".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro