Quanti centenari nelle case popolari. Il presidente di Mm: qualcosa non va

«Situazione irreale». Controlli sull’Anagrafe, il sospetto di frodi di Marianna Vazzana

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Milano, 11 febbraio 2015 - Sarà l'aria di Milano. L’influsso benefico della Madonnina. O, cosa ben più probabile, i documenti non vengono aggiornati da anni, come se il tempo si fosse fermato tra carte ingiallite e liste di nomi su cui Metropolitana Milanese, che ha raccolto il testimone da Aler sulla gestione delle case comunali, sta mettendo mano. Il fatto è che troppi contratti di inquilini del Comune risultano intestati a ultracentenari: ben 323. Un dato tanto raro quanto assurdo, che apre la strada a mille interrogativi e lascia supporre ci sia una quantità elevatissima di bollettini che ogni mese arrivano a “fantasmi”, persone decedute che tuttavia risulterebbero ancora tra gli inquilini.

Un numero spropositato, se si considera che in tutta la città i cittadini che hanno superato la soglia del secolo sono 556 (dati aggiornati ad agosto 2014). Quasi la metà risulterebbe dunque intestataria di un contratto di affitto del Comune. «Troppi ultracentenari. Qualcosa non va», ha affermato ieri lo stesso presidente di Mm, Davide Corritore, a margine di una conferenza stampa sulla “fotografia” degli inquilini a cui hanno partecipato l’assessore alla Casa Daniela Benelli, il direttore generale di Mm Stefano Cetti e il Direttore di Mm Casa Corrado Bina. «Non può essere una situazione reale. Stiamo lavorando per completare l’anagrafe, ci vorrà qualche mese». Questo è il punto a due mesi dall’assunzione dell’incarico. Ma chi raccoglie la posta? Chi paga l’affitto? Forse familiari. Forse occupanti. Forse nessuno.

Chissà. Bisognerà stanare i “fantasmi”. Intanto, da un’indagine realizzata su un campione di 500 inquilini dei 28mila caseggiati totali (gli abitanti sono 50mila), affiorano altri dati: si contano due persone a famiglia. Tra gli intestatari, il 67,5% ha più di 65 anni (2 su 3) e la preponderanza è di pensionati (66,3%). Lavora un capofamiglia su cinque. Ancora: 9.400 persone vivono sole e oltre la metà di queste ha oltre 75 anni. Mentre il 53,7% abita nello stesso alloggio da oltre 30 anni. Per far fronte a tutte le necessità, in particolare degli anziani soli, «il Comune ha promosso l’apertura di spazi dedicati all’ascolto e al confronto: si tratta degli Spazi Abitare e dei Laboratori di Quartiere che oggi sono presenti in 12 zone.

A questi ora si aggiungono anche le nuove sedi territoriali di MM», ha aggiunto Benelli. Non solo. «Sono 8.155 inquilini seguiti dai custodi sociali – ricorda l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – e più di 4mila coloro che ricevono assistenza e pasti a casa». Tra le richieste al nuovo gestore, priorità è data a manutenzione, videosorveglianza, poi a verifiche e controlli amministrativi. MM - ha sottolineato sempre Corritore - sta predisponendo un impianto tecnologico per monitorare in tempo reale tutti i caseggiati. Un toccasana per scongiurare nuove occupazioni. Lanciata da Mm anche la proposta di un “bonus” economico legato al grado di soddisfazione degli inquilini.

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