Ragazzo sfregiato con l'acido: ha registrato tutto con il telefonino - ESCLUSIVO: L'AUDIO DELL'AGGRESSIONE

File audio depositato dall'avvocato di parte civile: Pietro Barbini, sfregiato con l'acido lo scorso 28 dicembre, aveva un telefonino nella tasca della felpa. Con quello ha registrato tutto AUDIO ESCLUSIVO - L'aggressione

Alexander Boettcher e Martina Levato in tribunale con la polizia penitenziaria

Alexander Boettcher e Martina Levato in tribunale con la polizia penitenziaria

Milano, 10 febbraio 2015 - Riprende il processo per direttissima alla coppia Martina Levato e Alexander Boettcher, la studentessa bocconiana di 23 anni e il suo fidanzato, il 30enne broker. I due rispondono di lesioni volontarie gravissime, aggravate da premeditazione, crudeltà e motivi abietti. Agli atti è stato acquisito un file audio: Pietro Barbini, vittima dell'aggressione con l'acido, aveva registrato l'agguato con il telefonino della madre nascosto in una tasca della felpa, pare casualmente. L'audio "inquietante" è stato depositato dall'avvocato di parte civile e acquisito dai giudici. In aula, intanto, si è presentato Boetthcer, mentre la giovane Levato, che era presente alle scorse due udienze, è rimasta in carcere. "Forse si sta registrando uno scollamento, non so, comunque chi è intelligente capisce", ha spiegato il pm di Milano Marcello Musso davanti alle telecamere in una pausa dell'udienza. Il broker, parlando con Tosoni, ha affermato: "Non cerco sconti", riferendosi alla scelta del rito abbreviato.

 

DUE MESI PER PERIZIA PSICHIATRICA DI BOETTCHER E LEVATO - Il Tribunale di Milano ha dato un termine di 60 giorni a due medici che dovranno effettuare la perizia psichiatrica su Alexander Boettcher e Martina Levato.  L'incarico per la perizia (il pm aveva dato parere contrario, ma i giudici l'hanno ammessa) che dovrà valutare la "capacità di stare in giudizio" dei due imputati, la "capacità di intendere e di volere al momento del fatto" e la "eventuale pericolosità sociale", è stato affidato agli psichiatri Marina Verga e Erica Poli. La difesa di Boettcher ha nominato un proprio consulente, il medico Alberto Caputo, e un medico è stato nominato anche dai difensori di Martina. Anche il legale di parte civile, l'avvocato Paolo Tosoni, ha incaricato una psichiatra, Laura Ghiringhelli, di seguire i lavori dei periti che andranno a visitare i due imputati nel carcere di San Vittore.

"NIENTE SCONTI" - «Ho scelto il rito abbreviato non per ottenere sconti di pena, ma perché non continuassero ad entrare nel processo versioni diverse». È quanto, in sostanza, ha dichiarato Boettcher ai giudici della nona sezione penale. Secondo quanto riferisce l'agenzia Ansa, Boettcher con queste parole non intendeva dire di voler essere condannato, ma ha preso la parola per ribattere a quanto stava dicendo l'avvocato di parte civile, Paolo Tosoni, che si stava opponendo alla richiesta della difesa del broker di sentire nel processo (con rito abbreviato e a porte chiuse) il presunto complice Andrea Magnani, fermato nei giorni scorsi.

A quel punto Boettcher ha preso la parola dalla gabbia e, in sostanza, ha affermato: «Rispetto a quello che ha detto l'avvocato Tosoni, voglio far presente al Tribunale che io ho scelto l'abbreviato non per ottenere uno sconto di pena, ma perché non continuassero ad entrare nel processo versioni varie e diverse». Il legale di Boettcher ha chiesto ai giudici (presidente del collegio Anna Introini) di sentire in aula Magnani, anche perché il pm ha depositato soltanto due dei quattro verbali resi dal presunto complice, escludendo, secondo la difesa, proprio le dichiarazioni più favorevoli alla versione del broker, che si professa innocenteI giudici, oltre ad acquisire i due verbali prodotti dal pm, hanno deciso di convocare per il prossimo 17 marzo Magnani che verrà ascoltato come teste indagato in procedimento connesso. Avrà, dunque, la possibilità anche di avvalersi della facoltà di non rispondere.

REGISTRAZIONI - Intanto, lo stesso avvocato Tosoni ha rivelato che la vittima, Pietro Barbini, aveva registrato tutta l'aggressione con il telefono della mamma. Il fatto è stato reso noto soltanto oggi. L'avvocato ha depositato il file audio al procedimento con rito abbreviato a carico di Alexander Boettcher e Martina Levato. Il giovane teneva il cellulare in una tasca della felpa che stava indossando. Il telefonino ha registrato minuto per minuto l'aggressione subita dal ragazzo. «Ha un martello», si sente, tra l'altro, dire nella registrazione, come ha spiegato l'avvocato Tosoni. A parlare in quel momento sarebbe il padre di Pietro che stava urlando al figlio, già colpito dall'acido, che un uomo lo stava inseguendo con un martello in mano. Secondo l'accusa, quell'uomo era Boettcher. Il file audio è stato poi acquisito dai giudici del processo. Secondo l'avvocato sarebbe stato registrato casualmente.

La famiglia Barbini quel giorno era rientrata a Milano dopo una vacanza a Cortina. Il padre aveva prima portato a casa la moglie e la figlia e poi aveva accompagnato il figlio all'appuntamento in via Giuio Carcano. Pietro, notando il cellulare della mamma in macchina, acceso per sbaglio in modalità registrazione, lo aveva infilato in tasca prima di scendere dalla macchina prima di andare a ritirare quello che credeva essere un pacco per lui proveniente da Parigi. Nel file, della durata di circa 15 minuti, si sente prima la musica che padre e figlio hanno ascoltato in auto, poi Pietro che grida al padre "è acido". Per Tosoni, si tratta di una registrazione "inquietante, totalmente confermativa" della ricostruzione dell'accaduto fatta dalla procura.

PERIZIA MEDICO-LEGALE SU LESIONI VITTIMA - All'ospedale Niguarda, invece, l'anatomopatologo Alessandro Ronchi, valuterà la durata della degenza necessaria per Barbini, la "deformazione permanente del viso" e l'indebolimento "permanente della vista". Trenta giorni, in questo caso, per la relazione, ma le perizie verranno discusse entrambe in aula il 28 aprile.

DEPOSIZIONE ATTI - Nel frattempo, il pm ha depositato nel processo alcuni atti che riguardano il fermo dei giorni scorsi del presunto complice, il bancario Andrea Magnani: in particolare, l'interrogatorio del 2 febbraio davanti all'aggiunto Alberto Nobili, il provvedimento di fermo e gli atti relativi, la richiesta di convalida del fermo, l'interrogatorio di garanzia e l'ordinanza del gip Giuseppe Gennari. Da quanto si è saputo, il pm in aula ha spiegato che il deposito, nei giorni scorsi, da parte della difesa del broker di un video che ha 'incastrato' Magnani "si è rivelata una prova disastrosa" per Boettcher. Prova con cui l'avvocato Ermanno Gorpia cerca, invece, di dimostrare l'innocenza del broker, sostenendo che la ragazza aveva come complice Magnani e non lui. Per la Procura, però, le prove a carico della coppia restano "granitiche". Alle 12,30 il collegio deciderà se acquisire quegli atti. Un'altra udienza, intanto, è già stata fissata per il 28 aprile prossimo quando i periti illustreranno in aula le loro relazioni. 

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