Foreign Fighter, da Inzago alla Siria per combattere con l'Isis: la scelta di Fatima, jihadista con il velo

La ragazza, 27 anni, si chiamava Maria Giulia ed è nata a Torre del Greco. Convertitasi all'Islam, si è fatta chiamare Fatima finché non ha deciso di partire per la Siria, andando incontro all'Isis

Militanti dell'isis a Raqqa (Ap)

Militanti dell'isis a Raqqa (Ap)

Milano, 10 gennaio 2015 - Da Torre del Greco a Inzago per arrivare in Siria, a combattere con i fondamentalisti islamici. E' la traiettoria di una giovane donna italiana, nata in Campania e che ha vissuto nell'hinterland milanese, tra i 'foreign fighters' che sarebbero partiti per andare a combattere a fianco dei gruppi fondamentalisti islamici tra cui l'Isis, tra l'Iraq e la Siria. Ne danno conferma in ambienti investigativi dopo che la voce era circolata sulla stampa.

La donna di 27 anni, Maria Giulia S., che dopo un percorso di radicalizzazione ha cambiato il suo nome in "Fatima", è nata a Torre del Greco (Napoli), ma si è poi trasferita assieme alla famiglia ad Inzago, in provincia di Milano. Si è convertita all'Islam, ha sposato un marocchino e ha iniziato ad indossare il niqab, ossia il velo integrale, e ha assunto posizioni sempre più radicali. Tanto che, nei mesi scorsi, la donna sarebbe partita da Roma con un aereo diretto verso Istanbul per poi attraversare il confine turco e raggiungere la Siria per combattere a fianco degli integralisti del cosiddetto "Stato Islamico".

Già nei mesi scorsi, era emerso che alcune persone, indagate in un'inchiesta della Procura di Milano ancora aperta, sarebbero partite nel 2012 dall'hinterland milanese per andare a combattere in Siria. In questo caso, però, si trattava di un gruppo di siriani, residenti da anni tra Cologno Monzese e Milano. Tra loro, Haisam Sakhanh, il presunto capo del gruppo che avrebbe reclutato combattenti da inviare nelle zone di guerra, e in particolare in Siria, in un'ottica di "guerra santa".