Licenziamenti all’Adare: il Ministero invia a Pessano gli ispettori del lavoro

L'eco della vicenda fa presa anche a Roma. Per i dipendenti «qualcosa si muove»

I lavoratori della farmaceutica sono preoccupati ma speranzosi

I lavoratori della farmaceutica sono preoccupati ma speranzosi

Pessano con Bornago (Milano), 5 ottobre 2015 - Adare Pharmaceuticals, l’interrogazione parlamentare produce i primi effetti e in azienda arriva l’Ispettorato del Lavoro. Nella stessa giornata i lavoratori incassano al Pirellone la solidarietà dell’assessore alle Attività Produttive Mario Melazzini: "Ci ha garantito l’interessamento e l’immediata convocazione dell’azienda, con l’obiettivo di tutelare un’eccellenza italiana".

La prima sorpresa, dunque, i dipendenti Adare Pharmaceuticals, mobilitati contro i 44 licenziamenti annunuciati dalla dirigenza, l’hanno avuta l’altra mattina, con l’arrivo a Pessano di ispettori incaricati dal Ministero del Lavoro. I funzionari hanno visionato documenti e colloquiato a lungo con i dirigenti. "Sappiamo per certo - spiega il Rsu Carmelo Ceccio - che la visita è consequenziale alla presentazione dell’interrogazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle Davide Tripiedi e Massimo De Rosa, alla quale, in settimana, il Ministro dovrà probabilmente dare risposta. Il nostro obiettivo è di ottenere un tavolo istituzionale ministeriale sulla nostra problematica. Non ci facciamo alcuna illusione, ma diciamo che le acque si muovono". Incontri quasi quotidiani in attesa del terzo faccia a faccia con l’azienda in Assolombarda: "Dopo l’ispezione, e considerando l’interessamernto ministeriale, contiamo sul fatto che l’azienda si presenti con maggiore disponibilità a una trattativa".

Sempre l’altro giorno, l’audizione delle Rsu all’assessorato alle attività produttive della Regione Lombardia. A ricevere i lavoratori in lotta da un mese l’assessore Mario Melazzini. "L’assessore ha grandi competenze in campo farmaceutico e della ricerca, ci è parso che abbia ben compreso la portata del problema. Qui non si tratta ‘solo’ dei 44 licenziati, ma del grave scenario posto dalla delocalizzazione di un settore chiave, quello della ricerca". A Melazzini i lavoratori hanno riassunto l’Odissea degli ultimi anni e le continue cessioni che hanno progressivamente depauperato le prospettive dell’azienda. Sino all’oggi, e alla rinuncia al brevetto del farmaco Pancreatina, che ha abbattuto la competitività sul mercato. In Assolombarda i lavoratori chiederanno nuovamente una marcia indietro sulle mobilità: "L’azienda sostiene di aver fatto tutto secondo regola, ma il punto non è quello. Vi sono questioni basilari, etiche e di principio, che sono state ignorate".

Le novità di questi giorni, in relazione soprattutto all’appuntamento in Regione, saranno oggetto di una informativa ai lavoratori martedì, durante una nuova assemblea interna.