Stefano Dati
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Cassano, "Mia figlia di 4 anni è morta, aiutami a pagare il funerale". Truffatore raggira il parroco

L’uomo è sparito con i soldi dei fedeli

Don Antonio Moro

Don Antonio Moro

Cassano d'Adda (Milano), 2 settembre 2015 - Ha chiesto soldi per un funerale, ma si scopre che non è morto nessuno. Alle tante truffe messe in atto per estorcere denaro alle persone, si aggiunge ora "la truffa del funerale" messa in atto da chi non si è fatto scrupoli a utilizzare tragici episodi inesistenti che vedono i bambini come inconsapevoli protagonisti. Un uomo di mezza età un paio di settimane fa aveva interpellato don Antonio Moro, il parroco della chiesa di Cristo Risorto, raccontandogli il dramma che aveva colpito la sua famiglia, con la figlia di soli quattro anni deceduta in un incidente stradale a Cosenza. Lui era disperato perché non era in grado di affrontare economicamente le spese per riportare a Cassano la piccola salma e per il funerale. Il parroco non conosceva quell’uomo, ma di fronte a una simile tragedia si era subito attivato per trovare una soluzione e affrontare l’emergenza. Ignaro del fatto che non era accaduto nessun incidente e fortunatamente nessuna bambina era morta, nell’omelia della messa delle 18 di sabato 22 agosto, don Antonio ha chiesto un gesto concreto ai suoi parrocchiani per aiutare lo sfortunato padre di famiglia. Mistero sulla cifra raccolta, per il sacerdote si tratta di 300 euro mentre per i ben informati della parrocchia si parla di qualcosa che si avvicina ai 5.000 euro. Qualunque sia stata la cifra raccolta, il denaro è stato consegnato alla persona che si era dichiarata in difficoltà economica. Il prete era poi rimasto in attesa di sapere quando la piccola salma sarebbe giunta a Cassano per i funerali, ma nessuno dei familiari aveva fatto sapere più nulla. Una volta ricevuti i soldi sono spariti nel nulla. Dopo qualche giorno don Antonio comincia quindi a capire che qualcosa non era chiaro in quella vicenda. Decide allora di andare nell’abitazione dello sconosciuto per capire cosa stava succedendo, ma giunto all’indirizzo che gli era stato consegnato ha scoperto che quella famiglia non abita in quel luogo.

"Non ci sono dubbi, sono stato raggirato", ha detto amareggiato il parroco che si può consolare soltanto con il fatto che nessuna bambina è morta. Una volta compreso quanto accaduto, si è recato dai carabinieri per presentare la denuncia per truffa nei confronti di chi per raggiungere i propri scopi non si è fatto scrupoli di giocare con la vita di una bimba. I soldi raccolti erano quelli dei parrocchiani, durante l’omelia di domenica scorsa il sacerdote ha così sentito il dovere di chiedere scusa per quanto accaduto.