
E' super Giana
Gorgonzola (Milano), 1 novembre 2015 - tre punti pesanti, pesantissimi. E via così. Perché sì, la Giana aveva fatto la grande contro le grandi come Reggiana, Bassano, Cittadella e Pavia. Ma i punti... solo dieci: tradotto un timido +2 sulla zona playout e sul Mantova. Il Mantova in crisi da tandem panchinaro Maspero-Javorcic. Quel Mantova che fino a pochi anni fa riempiva il Martelli in Serie B, ma ora la musica è diversa. E lo si capisce fin da subito. «Gas» per davvero infatti, perché Gasbarroni fa il Gasbarroni quando la lancetta dei minuti non ha ancora fatto un giro: serpentina e difesa narcotizzata, con Gavazzi che stende il fantasista. Quindi dischetto, che non aveva spaventato Bruno settimana scorsa all’ultimo minuto. Figurarsi ora: destro di ghiaccio e vantaggio che pesa. Pesa psicologicamente, perché Mantova rivede i fantasmi del «gira male» e la Giana può gestire. Javorcic colleziona soprattutto corner che non riempiono la pancia (tre in venti minuti), Albè osserva e forse rimugina sulla concentrazione dei suoi. L’impressione, però, è quella di essere in controllo: ordine, passo e punturine. Tant’è: Gasbarroni cavalca e appoggia a Marotta, destro secco ma centrale. C’è anche Mantova al trentasette: punizione a cura di Dalla Bona e zuccata in mischia che Sanchez legge e blocca senza problemi, per poi andar giù bene sul diagonale di Momentè.
Segnali biancorossi? Macchè: sul filo di lana Solerio beffa Trainotti e, dopo aver triangolato con Bruno in versione vecchia volpe, deposita il secondo macigno alle spalle di Bonato. Ci sono tutti gli ingredienti, insomma, per un secondo tempo di pura gestione, ma Bonalumi mette solo il piedino su un cross dalla sinistra mentre Di Santantonio ha tutt’altra verve e piazza in rete il destro della speranza. Speranza annacquata, però. Giusto un sussulto quando Bonalumi respinge ancora timido armando il colpo di Zammarini che sibila a lato. Ma Albè sceglie allora un 4-4-2 conservativo con Rossini a pedalare e Cogliati in appoggio a Bruno, mentre per Javorcic è il momento del tutto per tutto con tutto ma anche della museruola.
Raziocinio Giana infatti, fino alla fine. Anche quando Mantova continua a giocare con Augello a terra e Momentè sfiora il palo. Cogliati invece lo centra, dopo una galoppata di Rossini. Ma va bene così: tre punti da sorriso e da «finalmente», a mettere nero su bianco che la Giana c’è. Eccome...
MANTOVA- GIANA ERMINIO 1-2
MANTOVA: Bonato, Scalise, Scrosta, Dalla Bona, Trainotti, Gavazzi, Gonzi, Di Santantonio(35' s.t. Puccio ), Ruopolo, Raggio Garibaldi (26' s.t. Foglio ), Zammarini (18' s.t. Momente). In panchina: Albertoni, Longo, Carini, Lombardo, Beretta. Allenatore: Javorcic
GIANA ERMINIO: Sanchez, Perico, Solerio, Marotta, Bonalumi, Montesano, Perna (14' s.t. Rossini), Biraghi , Bruno, Gasbarroni (23's.t. Cogliati), Augello (45' s.t. Pinto). In panchina: Dini Sosio, Costa, Polenghi, Brambilla Sanzeni, Capano, Romanini. Allentatore: Cesare Albe'
ARBITRO: De Remigis di Teramo
RETI: 1' (rig.) Bruno, 46' Solerio, 4' s.t. Di Santantonio
NOTE: Pomeriggio con temperatura mite; terreno in buone condizioni. Spettatori poco meno di 2000. Ammoniti: Montesano, Raggio Garibaldi, Scrosta, Di Santantoni, Sanchez, Scalise.