Minori vittime di abusi (foto d’archivio)
Mantova, 23 marzo 2015 - Sesso proibito a scuola. La squadra mobile ha arrestato un professore bresciano: in un istituto della provincia di Mantova avrebbe avuto per oltre un anno incontri con un’alunna di 14 anni. Lui ha detto di essersi innamorato, lei no. È ai domiciliari: ora rischia fino a dodici anni di carcere e il divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori. I loro incontri avvenivano ormai da un anno tra le pareti di un’aula, la stessa dove il professore teneva lezione. Il fermo è scattato venerdì mattina, dopo tre settimane di serrate indagini da parte della polizia. Gli agenti lo hanno prelevato direttamente a scuola, con un’operazione “chirurgica”.
Nessuno, né tra gli studenti né tra il corpo docente, si è accorto che stava uscendo anzitempo con i polsi ammanettati. Intercettazioni, registrazioni, video: il lavoro degli agenti lo ha inchiodato. A far scattare gli accertamenti era stata la denuncia del padre della ragazza, che temeva che la figlia gli nascondesse qualcosa. Nel mirino il docente che insegnava anche in altri istituti della provincia. In poco più di venti giorni di attività gli investigatori hanno ricostruito più di un anno di incontri clandestini. Nessuno sapeva della loro relazione.
Lui, sposato, la teneva ovviamente segreta alla moglie. Lei non ne avrebbe fatto parola nemmeno con gli amici più intimi. «Ho perso la testa, mi sono innamorato – avrebbe detto lui durante l’interrogatorio di garanzia che ha fatto seguito il suo arresto –. Non avevo ben chiara la sua età». Ora è ai domiciliari. Lei ha confermato la relazione sessuale, ma non quella affettiva. Il 46enne è accusato di atti sessuali su minore: non vi sarebbe mai stato esercizio di violenza. A compromettere la sua posizione sarebbe la figura di riferimento rivestita, cioè il suo ruolo di insegnante.