Mantova, il commerciante ucciso ha cercato di difendersi: suo il coltello ritrovato

Tre o quattro: l’autopsia non è bastata a sciogliere il dubbio sul numero di colpi sparati

I carabinieri sul luogo dell'omicidio

I carabinieri sul luogo dell'omicidio

Mantova, 20 gennaio 2018 - Tre colpi di pistola a distanza ravvicinata, uno solo dei quali mortale: così è stato ucciso Sandro Tallarico. L’autopsia non è bastata a sciogliere il dubbio su un quarto colpo, ma la Procura non lo esclude. Quanto alla traiettoria dei proiettili e alla dinamica gli inquirenti mantengono il riserbo.

Il commerciante, ammazzato mercoledì in pieno giorno sul frequentatissimo ponte di San Giorgio, è stato sorpreso alle spalle o ha visto in faccia l’assassino? Nel silenzio di carabinieri e pm, un elemento logico fa propendere per la seconda ipotesi. A pochi passi dal corpo del 59enne originario del Reggiano, trapiantato da anni in terra mantovana, è stato trovato un coltello. Ora è certo che apparteneva alla vittima. Quindi delle due l’una: o gli è caduto di tasca o, più probabilmente, lo ha estratto per difendersi, forse davanti a qualcuno che conosceva. Quanto ai proiettili e alla pistola usata nel delitto, il procuratore capo Manuela Fasolato non risponde: i pm e i carabinieri si sono fatti un’idea precisa, ma attendono conferme dai Ris. Gli accertamenti sul punto sono tutto sommato semplici.

Molto più complicate la ricostruzione dell’omicidio e la ricerca del movente. Nonostante l’ora e il luogo, percorso da decine di auto (e sulla ciclabile da bici e passanti) nessun testimone si è fatto avanti. E le telecamere potevano riprendere l’auto della vittima ma non il luogo dell’imboscata. Quanto ai retroscena dell’omicidio, una trentina di persone, sarebbero state ascoltate. C’entrano le vecchie frequentazioni neofasciste? «Trapassato remoto», dicono in Procura. Le più recenti prese di posizione contro la criminalità? È la tesi degli amici del suo paese, Roverbella. Problemi economici? Una delle piste seguite, ma per batterla serve tempo. E per ora in città vince la paura che un killer si aggiri tra i suoi gioielli rinascimentali. Tommaso Papa