Mirko Oro, dal carcere a un centro di riabilitazione in Veneto

L'imprenditore dell'oro, in carcere dal 16 luglio dopo un litigio con la compagna, ha ottenuto gli arresti domiciliari di Davide Gervasi

Mirko Rosa

Legnano (Milano), 13 dicembre 2014 - E' uscito di prigione ed è stato tradotto in una comunità per tossicodipendenti, in Veneto. Mirko Rosa (a capo di un vero e proprio impero dei Compro Oro) ha ottenuto gli arresti domiciliari. Ed ora è iniziato per lui un percorso di recupero. Del resto durante i suoi cinque mesi di carcere a Pavia (è accusato di maltrattamenti e violenza sessuale ai danni dell’ex compagna) non aveva mai nascosto la sua dipendenza alle sostanze stupefacenti. Lui stesso lo aveva scritto in una lettera protocollata ai primi di novembre e indirizzata all’autorità giudiziaria.

E anche gli esami tossicologici avevano confermato, subito dopo il suo arresto avvenuto lo scorso 16 luglio, il suo massiccio consumo di cocaina.  A pronunciarsi sui domiciliari è stato il gip Giuseppe Limongelli accogliendo l’istanza presentata dai suoi avvocati Francesca Cramis e Carlo Soldani. Mirko Rosa è stato quindi ora trasferito in questa struttura che si occupa di tossicodipendenti, in attesa di giudizio: la prossima udienza per lui si terrà il 20 gennaio.