Basket / Giulia Rossi, da Legnano alla A1 con il Geas Sesto San Giovanni

L'intervista alla playmaker 21enne: "Ho coronato un sogno, qui posso solo imparare"

Giulia Rossi (StudioSally)

Giulia Rossi (StudioSally)

Legnano (Milano), 21 luglio 2015 - Coronare il sogno della A1 del basket femminile è un grande traguardo ma anche un punto di partenza importante per la playmaker legnanese Giulia Rossi. La 21enne studentessa di scienze e tecnologie alimentari, cresciuta alla Virtus Carroccio, prima di passare dalla Vittuonese e dal Sanga Milano, approda infatti alla massima serie con la Geas di Sesto San Giovanni.

In che modo è nata la sua passione sportiva? «È una peculiarità di famiglia: desidero infatti ricordare mio nonno Settimio Croci Candiani, da poco scomparso e noto in città per essere stato presidente dell’Associazione delle Società Sportive. Mio nonno è stato anche tecnico alle Olimpiadi di Seul nel 1988 per la nazionale di tiro a segno. Mi ha sempre trasmesso dei valori umani importanti ed è stato sempre il mio primo tifoso».

Come si prepara a vivere questa avventura in A1? «Sarà un’esperienza da affrontare per crescere: mi allenerò perciò con grande impegno consapevole di aver compiuto un salto notevole. Giocherò come secondo playmaker al fianco di Giulia Arturi eda cui avrò modo di imparare».

Quale obiettivo si pone quest’anno? «Da neopromosse si punta alla salvezza. La Geas ho imparato a conoscerla da avversaria».

Si aspettava di compire questa salto di categoria? «No e quando è arrivata la telefonata sono rimasta stupita. È davvero un sogno che si realizza e di cui devo ancora realizzare la portata, perché è una cosa straordinaria. La Geas fin dalle categorie giovanile ha sempre rappresentato nell’immaginario la squadra da battere, perché sempre molto forte e competitiva in ogni genere di campionato».

E il prossimo torneo di A1 come se lo aspetta? «Molto duro e di alto livello anche per la presenza di giocatrici straniere molto prestanti dal punto di vista atletico. Ci vorrà tanta grinta specie nel difendere per poi ripartire bene, impostando la manovra dalla regia».