Merate, polpette al veleno: morti due cani

Stessi sintomi e identica fine. Scattano gli accertamenti

Già due casi di cani avvelenati a Merate

Già due casi di cani avvelenati a Merate

Merate (Lecco), 24 maggio 2015 - Due cani sono morti a Merate nel giro di pochi giorni probabilmente perché hanno mangiato polpette alla stricnina. Il primo a soccombere dopo un’atroce agonia di poche ore è stato un esemplare di incrocio di pastore tedesco di cinque anni che viveva con i padroni nel giardino di una villetta di via XXV Aprile a Brugarolo. Il secondo amico a quattro zampe a essere stato mortalmente avvelenato è invece un meticcio di una dozzina d’anni allevato in un’abitazione di via Santa Maria di Loreto. Entrambi gli animali hanno manifestato gli stessi sintomi improvvisi, senza alcun preavviso e senza aver accusato in precedenza alcun problema di salute particolare. I proprietari del lupo non hanno nemmeno avuto modo di allertare nessuno. La povera bestiola infatti è deceduta poco dopo aver iniziato a stare male. Questi i sintomi terribili: vomito, dissenteria e una inarrestabile emorragia interna.

I possessori del bastardino invece sono riusciti a contattare il veterinario di fiducia che ha provato in ogni modo di salvare il quadrupede con flebo e farmaci, purtroppo dopo un paio di giorni anche lui si è dovuto arrendere. Campioni di sangue e altri reperti sono già stati inviati ad esperti di un laboratorio analisi di Milano per stabilire le esatte cause dei malori letali, ma i padroni dei poveretti hanno pochi dubbi in merito. «Il nostro cane è stato sempre bene, i controlli periodici non hanno evidenziato mai anomalie o malattie – spiegano i possessori del pastore –. è evidente che ha mangiato qualcosa di letale». Stesse considerazioni per quelli del meticcio: «Aspettiamo il responso dei test, tuttavia pare abbastanza evidente quello che è capitato, un cane non può morire in tal modo senza spiegazioni». Resta eventualmente da scoprire chi possa averli uccisi e anche il perché, dato che con i vicini di casa non hanno mai avuto problemi né del resto i due «fido» abbaiavano né disturbavano i residenti delle due zone.

Purtroppo non sarebbe certo la prima volta che si verificano episodi analoghi. A Novate in un campo sono stati addirittura rinvenuti bocconcini imbottiti con chiodi, a Robbiate conditi con sostanze tossiche. Se gli accertamenti confermeranno l’ipotesi dell’avvelenamento i padroni dei due cani si rivolgeranno o ai carabinieri o agli agenti del Corpo forestale dello Stato per sporgere denuncia.