Annone Brianza, cavalcavia crollato: nuovi limiti di peso per altri ponti Superstrada 36

Il limite è stato fissato a 44 tonnellate sul territorio di Bosisio Parini e Suello, mentre a Civate, dove abitava la vittima del crollo, è stato deciso di scendere fino a 3,5 tonnellate

Crollo cavalcavia, Provincia smentisce

Crollo cavalcavia, Provincia smentisce

Annone Brianza (Lecco),1 novembre 2016 –Decisi nuovi limiti di peso dei mezzi che devono attraversare tre cavalcavia sulla superstrada Superstrada 36 Milano-Lecco, dove venerdì scorso al passaggio di un tir è crollato un ponte provocando un morto e quattro feriti. Il limite è stato fissato a 44 tonnellate per i cavalcavia che si trovano sul territorio di Bosisio Parini e Suello, mentre su un terzo che si trova a Civate, dove abitava la vittima del crollo, è stato deciso di scendere fino a 3,5 tonnellate. Le decisioni sono state prese dai rispettivi comuni 'vista la nota pervenuta in data odierna dal capo di compartimento della viabilità Anas nella quale si chiedeva di adottare idonei provvedimenti per vietare il transito di trasporti eccezionali lungo il cavalcavia di nostra competenza'. Il Comune di Civate ha deciso una limitazione a 3,5 tonnellate perchè sul cavalcavia è stata notata una crepa e c'è stato distacco di materiale.

In paese è ancora molto forte lo sconcerto per la morte dell'ex professore di educazione fisica Claudio Bertini, di 68 anni, schiacciato dal cavalcavia e dal tir mentre tornava a casa da Milano sulla statale 36. La superstrada è stata riaperta ieri sera terminati i lavori di rimozione delle macerie e di riasfaltatura. La riapertura della superstrada non elimina comunque tutti gli inconvenienti di viabilità nella zona. Il cavalcavia crollato, nel Comune di Annone Brianza, consentiva infatti l'attraversamento della superstrada velocemente. Ora i residenti dovranno rassegnarsi a lunghi giri. Per molti di loro non è una novità. Il cavalcavia era già stato chiuso per mesi una decina di anni fa, quando un camion, transitando sulla Superstrada, lo aveva letteralmente arpionato causando gravi danni. Anche quell'incidente è allo studio degli inquirenti per capire come vennero svolti i lavori di riparazione.

Intanto proseguono gli accertamenti e le verifiche relative all'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Lecco attorno alle ipotesi di reato di omicidio e lesioni colpose oltre che di disastro colposo. Due gli aspetti che si vogliono chiarire. Da un lato approfondimenti tecnici e studi che dovranno dire perché il ponte sia crollato e di chi sia la responsabilità. Dall'altro stabilire come la tragedia poteva essere evitata e quindi chi avrebbe dovuto chiudere al traffico il ponte dopo che era stato notato e reso noto il distacco di detriti. Tra Anas, competente sulla ss 36 e la Provincia di Lecco, competente sulla provinciale del cavalcavia, c'è stato un accesso scambio di accuse.