DANIELE DE SALVO
Cronaca

Valgreghentino, disperso in Russia nel '42: torna ai parenti la piastrina del bersagliere

Si è svolta la cerimonia di consegna della piastrina del soldato Angelo Scaccabarozzi scomparso a 21 anni

I soldati italiani nella ritirata dalla Campagna di Russia

I soldati italiani nella ritirata dalla Campagna di Russia

Valgreghentino (Lecco), 21 agosto 2016 – Il bersagliere Angelo Scaccabarozzi di Valgreghentino disperso sul fronte sovietico della Seconda guerra mondiale all'età di appena 21 anni è tornato a casa. Questa mattina, domenica, in paese, si è svolta la solenne cerimonia di riconsegna della piastrina del soldato ai pochi parenti rimasti e ai loro discendenti.

Il milite, nato il 6 febbraio 1921, era stato spedito in Russia senza mai più farvi ritorno e senza nemmeno che si conoscesse nulla della sua sorte, come tanti commilitoni dell'epoca. Si sapeva solo che era dato per morto il 19 dicembre 1942 come disperso in occasione della seconda battaglia battaglia difensiva del Don, l'inizio della disfatta per i militare dell'Asse. Ai combattimenti, sfociati nella ritirata dei nazifascisti, parteciparono tra gli altri anche i bersaglieri della 3ª Divisione Celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta", tra cui il giovane Angelo Scaccabarozzi.

La sua targhetta identificativa, insieme a quella di altri che hanno subito la medesima sorte, è stata ritrovata nel 2009 a Miciurinsk (LEGGI), a 370 chilometri a sud da Mosca. Decifrare le lettere incise sul metallo corroso dal tempo e dalla ruggine non è stato facile, c'è voluto tempo pure per effettuare le ricerche negli archivi in modo da risalire ai parenti più prossimi e contattarli. E adesso, a distanza di 74 anni, il bersagliere brianzolo, o almeno una parte di lui, ha finalmente fatto ritorno.