Onorificenze al merito, il presidente Mattarella premia tre cittadini lombardi

Si tratta di Annamaria Berenzi, 52 anni di Brescia; Greta Sole De Todaro, 31 anni di Milano e don Paolo Felice Giovanni Steffano, 52 anni di Baranzate

Sergio Mattarella

Sergio Mattarella

Milano, 18 novembre 2017 - Ci sono anche tre lombardi fra i trenta cittadini italiani che questa mattina, sabato 18 novembre hanno ricevuto al Quirinale altrettante onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito motu proprio trenta onorificenze a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per il contrasto alla violenza.

Tre, appunto, i cittadini lombardi premiati. Si tratta di Annamaria Berenzi, 52 anni di Brescia; Greta Sole De Todaro, 31 anni di Milano; don Paolo Felice Giovanni Steffano, 52 anni di Baranzate (Milano). Berenzi è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana "per la professionalità e l’umanità con cui presta il proprio servizio presso le sezioni scolastiche ospedaliere a favore di studenti malati di tumore o con problemi neuropsichiatrici e per l’impegno nella sensibilizzazione sul tema della malattia”. Berenzi insegna matematica nella sezione ospedaliera dell’istituto tecnico Castelli di Brescia e nel reparto di neuropsichiatria. Ha vinto l’edizione 2017 dell’Italian Teacher Prize portando in dote alla sua scuola 50mila euro che verranno utilizzati per realizzare il suo sogno: mandare gli adolescenti delle sue classi a parlare nelle scuole di quanto la malattia abbia cambiato la loro vita. All'Auditorium dell'Istituto Sant'Ambrogio di Milano, nell’ottobre scorso, sono cominciati gli incontri tra i ragazzi malati di cancro e gli alunni delle scuole superiori.  

De Todaro è Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana "per il suo impegno e il suo generoso contributo alle attività di sostegno ai bambini ricoverati nelle strutture ospedaliere”. Prima clownterapeuta italiana in sedia a rotelle, dedica quasi tutto il suo tempo libero ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell’ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano. Nella sua lunga lotta contro la malattia (diplegia spastica - forma di paralisi che causa disabilità motoria agli arti inferiori), ha incontrato i clownterapeuti, sperimentando in prima persona i benefici della loro presenza. Ha deciso quindi di donare ad altri ciò che ha ricevuto e ha contattato l’Associazione Teniamoci per mano per partecipare al corso di formazione e diventare clown nelle corsie per ridare, a sua volta, il sorriso a tanti bambini con canzoni, fiabe e magia.

Don Paolo è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana "per il suo contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione degli stranieri immigrati nell’hinterland milanese”. È Parroco di Sant’Arialdo, nel quartiere Gorizia, popolato da 72 etnie diverse e con una incidenza di stranieri pari al 40%. All’asilo l’85% dei bambini non sono di cittadinanza italiana. La parrocchia accoglie cattolici, ortodossi, islamici. È una grande chiesa con oratorio (frequentato anche dalle mamme islamiche con i bambini e dai bambini rom), palestra, il giardino delle Parabole con le piante della Bibbia, l’orto, il centro Caritas, il laboratorio di cucito. Opera di don Paolo sono anche l’associazione culturale La Rotonda, la Scuola di italiano per stranieri, l’accoglienza dei parenti dei malati del vicino ospedale Sacco. In un vecchio capannone industriale ha poi organizzato uno spaccio con le verdure fresche che avanzano dai banchi delle vicine società della grande distribuzione. Con tutto ciò a Sant’Arialdo danno da mangiare ogni settimana a 40 famiglie, oltre alla distribuzione di Caritas.