Incidente mortale a Cremosano: operaio schiacciato dalla maxi-gru

Stavano tutti smettendo di lavorare per la pausa di mezzogiorno, solo quell’ultima manovra e poi il lavoro sarebbe stato interrotto. Invece, quell’ultima manovra eseguita dalla potente autogru è stata fatale a Marco Beschi di Pier Giorgio Ruggeri

Un'ambulanza

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Cremosano (Cremona), 21 ottobre 2014 - Stavano tutti smettendo di lavorare per la pausa di mezzogiorno, solo quell’ultima manovra e poi il lavoro sarebbe stato interrotto, nel cantiere della ditta Edilservizi di Castiglione delle Stiviere (nell’alto Mantovano) che per conto dell’immobiliare Lara sta costruendo un grande capannone nella zona industriale di Cremosano, alle porte di Crema. Invece, quell’ultima manovra eseguita dalla potente autogru è stata fatale a Marco Beschi, operaio di 59 anni di Solferino, rimasto schiacciato tra un muro e il contrappeso della gru. Nulla da fare per lui, nonostante l’immediato arrivo dei soccorsi.

Troppo grave il trauma al quale è stato sottoposto: l’uomo ha subito ferite gravissime. Il cantiere, nel pomeriggio, è stato posto sotto sequestro dall’Asl di Crema, mentre indagano sulle cause dell’incidente mortale i carabinieri di Crema. Secondo quanto si è appreso in cantiere, questa mattina era stata attivata la pesante autogru, un mezzo che sposta fino a 70 tonnellate, necessaria per posizionare le arcate del capannone. Tutto è andato come da programma fino a pochi minuti prima di mezzogiorno. A quell’ora l’autogru era posizionata sul fondo del capannone e, oltre alle arcate, erano state sistemate lastre di cemento che formano le pareti perimetrali del capannone.

Proprio per fissare alcuni bulloni laterali, che consentono alle lastre di aderire alle pareti, Marco Beschi ha preso un avvitatore e ha cominciato a stringere i bulloni, dando le spalle all’autogru che era in manovra e aveva nel cestello a una ventina di metri dal suolo un operaio al lavoro. A un certo punto il conducente della gru ha eseguito una manovra, ruotando a sinistra. Il contrappeso esterno, che sta alle spalle della cabina, si è portato verso il muro dove stava lavorando Beschi, ghermendo l’operaio e schiacciandolo contro il muro. Peraltro, l’uomo aveva in mano una chiave inglese che gli è andata a conficcarsi in gola. Il decesso del povero operaio è stato istantaneo.

Sul posto sono stati fatti intervenire i soccorritori del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri di Crema. Successivamente sono arrivati i tecnici dell’ispettorato del lavoro dell’Asl e anche i carabinieri di Cremona. Inutili le manovre per rianimare l’infortunato. La salma di Beschi è stata trasportata nell’obitorio dell’ospedale di Cremona, dove questa mattina un medico eseguirà degli accertamenti esterni. Se sarà possibile stabilire le cause della morte, la salma sarà restituita alla famiglia; in caso contrario, sarà disposta l’autopsia. «Marco Beschi avrebbe dovuto già essere in pensione — ci dice uno dei titolari — ma per la legge Fornero l’operaio, che era con noi da 29 anni, è rimasto al lavoro altri due anni. Lascia la moglie e un figlio».