San Fermo: l'Eracle Sport diventa un "vivaio" della Fgci

La struttura è entrata a far parte di una rosa di cinque centri in tutta Italia. Il presidente Carlo Tavecchio: "Cerchiamo un nuovo Pelè"

In paese il "vivaio" dei futuri campioni della Nazionale

In paese il "vivaio" dei futuri campioni della Nazionale

San Fermo della Battaglia (Como), 18 ottobre 2016 - L'obiettivo è di quelli ambiziosi, "Trovare un nuovo Pelè" come ha dichiarato il presidente federale Carlo Tavecchio, anche se vista la latitudine ci si potrebbe "accontentare" di un nuovo Gianni Rivera o un Gianluca Zambrotta che da queste parti è di casa.

Di certo la Figc è determinata a fare sul serio in tema di vivai, con dieci milioni di euro già stanziati per cinque poli di eccellenza per la formazione tecnico-sportiva, destinati ai giovani calciatori e calciatrici tra i 12 e i 14 anni. Già scelte le sedi: Palermo, Matera, Perugia, Urbino e per la Lombardia il centro "Eracle sport", di San Fermo della Battaglia. Padrone di casa Gianluca Zambrotta che dopo aver vestito per anni con onore le maglie di Como, Bari, Juventus, Barcellona e Milan, oltre a quella della Nazionale con la quale si è laureato campione del mondo nel 2006, appesi gli scarpini al chiodo ha deciso di investire parte del proprio patrimonio acquistando il vecchio centro sportivo del paese.

Un omaggio prima di tutto al padre, che qui ha lavorato una vita come custode, ma all'Eracle Sport Center c'è molto di più: una palestra di ultima generazione, una piscina e la possibilità di praticare quasi ogni disciplina, seguiti da tecnici specializzati, medici e psicologi. Perchè campioni si nasce, ma soprattutto si diventa, imparando ad allenarsi nel modo giusto, magari praticando altri sport complementari che aiutano a sviluppare la muscolatura, imparando ad alimentarsi in maniera corretta e soprattutto comprendendo che le sconfitte alle volte aiutano come e più delle vittorie. "Abbiamo varato un progetto ambizioso, con uno stanziamento importante, che mira all'educazione dei giovani sotto il profilo umano e tecnico. La nostra strategia ha come obiettivi non disperdere il talento in un'età delicata per lo sviluppo del calciatore, promuovere il calcio femminile e insegnare il fair play, l'educazione alimentare e la cultura della sconfitta. "In Italia giocano a calcio 700mila giovani, non tutti diventeranno dei campioni - ha concluso Tavecchio – ma almeno contribuiremo a creare opportunità di crescita per migliaia di ragazzi".