Esclusa dalla sua barca: Nicole Sala lascia la Nazionale

Il caso della giovane della Lario che rinuncia ai Mondiali Under 23. «Un’ingiustizia colossale»

Nicole Sala, ultima a destra, festeggia loro ai Mondiali 2015

Nicole Sala, ultima a destra, festeggia loro ai Mondiali 2015

Como, 19 agosto 2016 - Ieri mattina è partita da Piediluco la prima parte del gruppo azzurro diretto ai Mondiali di canottaggio Under 23 a Rotterdam. Tutti meno uno, anzi meno una, la campionessa della «Lario» Nicole Sala, che improvvisamente mercoledì è tornata a casa dopo aver appreso dal ct Claudio Romagnoli di essere stata esclusa dal quattro di coppia pesi leggeri, con cui voleva puntare puntare all’oro, proprio come quello vinto ai mondiali Under 23 dello scorso anno a Plovdiv.

«All'ultimo sono stata esclusa e al mio posto è salita in barca un’altra ragazza (Paola Piazzolla, ndr) che in tutta la stagione non ha mai fatto un risultato migliore del mio», si sfoga Nicole al telefono raccontando ciò che già aveva affidato al suo profilo Facebook. Sarebbero questioni di «peso» ad aver spinto i tecnici a indirizzarla al singolo pesante. O almeno è quello che racconta Nicole. «Ho avuto un problema ormonale nella fase di ciclo a inizio raduno perché ogni fisico reagisce in modo diverso: nel mio caso prendo qualche chilo ma poi il mio peso o è tornato a tre etti dal peso gara a fine fase ciclo». Motivazioni insufficienti, secondo Nicole, per essere esclusa da quell’imbarcazione di cui si sentiva parte. «Anche perché nell’ultima selezione prima della partenza sono stata ancora una volta più veloce io. E siccome non mi sono state date valide motivazioni sportive, ho deciso di abbandonare il raduno: il singolo non era la mia barca».

Nel suo sfogo la ventiduenne comasca della Lario ricorda anche che «questo trattamento è una mancanza di rispetto nei confronti del mio allenatore Stefano Fraquelli, del mio fisioterapista e di tutte le persone che mi hanno sostenuto durante l’anno». Della clamorosa decisione di rinunciare ai mondiali è stato informato anche Enzo Molteni, presidente della Lario «il quale mi ha confermato tutto il suo appoggio e quella della società». Terminati i mondiali sembra che la società sia intenzionata a chiedere spiegazioni ufficiali alle alte sfere della Federazione.