Processo Stamina, gli Spedali Civili credono nella "buona fede dei medici"

All'udienza il difensore ha chiesto l'assoluzione dell'azienda sanitaria lombarda, chiamata in causa come responsabile civile e destinataria di richieste di risarcimento danni

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Brescia, 3 aprile 2017 - Con una richiesta di assoluzione degli Spedali Civili di Brescia è ripreso oggi a Torino l'ultimo troncone del processo Stamina. L'azienda sanitaria lombarda, dove la controversa terapia di Davide Vannoni fu sperimentata  per qualche tempo, è stata chiamata in causa come responsabile civile ed è destinataria di richieste di risarcimento danni. Il suo difensore, l'avvocato Matteo Mangia, ha sottolineato che, nonostante ne avesse la possibilità, non si è costituita parte civile «perché è convinta della buona fede dei suoi medici». Alla scorsa udienza la procura di Torino aveva chiesto tre anni di carcere per Ermanna Derelli, ex direttrice sanitaria, e Carmen Terraroli, segretaria del Comitato etico; poi 2 anni e 9 mesi per Arnalda Lanfranchi, responsabile del laboratorio, e per il pediatra Fulvio Porta.