Ucciso dal crollo della croce: una condanna e un patteggiamento

L'episodio risale al 2014: Marco Gusmini di Lovere era stato travolto e ucciso dalla Croce di Job in Vallecamonica

La croce di Cevo ha schiacciato e ucciso Marco Gusmini

La croce di Cevo ha schiacciato e ucciso Marco Gusmini

Brescia, 9 febbraio 2017 - Un patteggiamento, una condanna, due rinvii a giudizio e un'assoluzione: in questo modo si è conclusa al Tribunale di Brescia l'udienza preliminare del processo sulla morte di Marco Gusmini, il 21enne di Lovere travolto e ucciso il 24 aprile del 2014 dalla Croce di Job, la scultura di Cevo in Vallecamonica. Gli imputati erano accusati di omicidio colposo. Il sindaco del paese bresciano Silvio Citroni ha patteggiato la condanna ad un anno e due mesi, assolto Mauro Bazzana, il primo cittadino in carica nel 2005, quando la Croce di Job venne installata. Pena di un anno per Ivan Scolari, tecnico del Comune di Cevo. Il 6 luglio affronteranno invece il dibattimento Marco Maffessoli, presidente dell'associazione culturale 'Croce del Papà, e Renato Zanoni, direttore dei lavori di manutenzione svolti nel 2013.