Adro (Brescia), 29 marzo 2015 - «Quando su il Giorno ho letto che a Sondrio sono stati trovati pacchi di riso e biscotti da donare ai poveri gettati nel cassonetto mi è subito tornato alla mente che qualcosa di simile è accaduto anche ad Adro, non più di quindici giorni fa». A raccontare è una signora di 65anni che risiede in paese, madre di una figlia sposata. Vuole restare anonima per evitare critiche e mantenersi al di fuori delle parti e della politica.«Tutti i giorni io e la mia amica andiamo a camminare lungo la strada vecchia che da Adro porta a Capriolo: via San Lorenzo – dice la donna – un paio di settimane fa non distante dal confine con Capriolo in un campo al limitare della carreggiata abbiamo trovato uno scatolone con all’interno una quindicina di pacchi di riso e tantissime confezioni di biscotti con la scritta “Aiuto Ue. Prodotto non commerciabile”. C’erano anche delle borse per signore e molti indumenti per adulti e bambini. Il tutto era rovesciato a terra, ormai sporco di terra e fango».
La signora di Adro, non avendo un mezzo a disposizione, non ha potuto prendere il materiale e portarlo alla polizia locale o alla parrocchia. «Io e la mia amica abbiamo preso solo un pacchetto di riso per mostrarlo ai nostri famigliari – rimarca- entrambe reputiamo che si tratta di una vergogna. Uno spreco bello e buono in tempi in cui i nostri anziani e non solo non riescono ad arrivare a fine mese e a pagare le bollette. Ci sono famiglie di adrensi che hanno davvero bisogno di aiuto: forse avrebbero gradito che riso e biscotti fossero regalati a loro, anziché esser buttati nei campi».La coppia di amiche ha comunque pensato ad informare le forze dell’ordine e la parrocchia. «Dopo un paio di giorni la roba non c’era più - racconta la testimone - con ogni probabilità qualcuno ha raccolto il materiale. A chi prende questi pacchi e li getta perché non li gradisce vorrei dire: lasciateli dove sono, presso gli enti benefici».
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