Sarnico, sott’acqua per 15 minuti: salvo. Per i medici è miracolato

"I pochi precedenti avvenuti in condizioni diverse"

L'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

L'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Bergamo, 2 agosto 2015 - I medici parlano di «caso eccezionale» e per questo oggi, all’ospedale di Bergamo, si svolgerà una conferenza stampa per spiegare come sia stata possibile che una persona si sia salvata dopo essere stata per 15 minuti sotto il pelo dell’acqua. Il caso è quello del 7 luglio scorso, quando un 12enne originario del senegale rischiò di annegare dopo essere caduto nel lago d’Iseo a Sarnico. Il ragazzino, che non sa nuotare, forse era stato colto da un malore, e non era più riemerso. Era stato ripescato in fin di vita dopo 15 minuti: i medici gli avevano praticato un lungo messaggio cardiaco, c’era stata una ripresa dei parametri vitali, il cuore aveva ripreso a battere, e a quel punto era stato caricato sull’elicottero che lo aveva trasportato d’urgenza, in condizioni gravi, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Adesso, come detto in apertura, il ragazzino sta bene, si è ripreso completamente, ma la sua vicenda ha dell’incredibile dal punto di vista clinico.

Oggi alla conferenza stampa sarà presente anche il 12enne senegalese insieme alla madre. Secondo gli esperti del Papa Giovanni XXIII, i rarissimi precedenti sono avvenuti in acqua a bassa temperature, condizione che di per sè riduce i rischi di danni cerebrali. L’incidente, lo ricordiamo, era accaduto poco prima delle 16 al Lido Nettuno, la spiaggia pubblica più attraente del Sebino, in quei giorni di afa e di caldo presa d’assalto dai bagnanti. Secondo una ricostruzione dei fatti, il 12enne stava giocando sul pontile con alcuni amici. Ad un certo punto, aveva perso l’equlibrio ed era scivolato in acqua, finendo sotto. Quando i suoi amici si erano accorti di quello che era successo, si erano messi subito a urlare in cerca di aiuto.