Lancia la sedia alla madre che perde l'occhio: scarcerato

«Non ho fatto apposta, non volevo colpirla con la sedia. Sono molto preoccupato per la sua salute» di M.A.

Cristiano Petri

Cristiano Petri

Dalmine (Bergamo), 19 ottobre 2014 - È stato scarcerato F.M., il 43enne che mercoledì mattina, al culmine dell’ennesimo litigio, ha aggredito la madre, un’anziana di 71 anni, scaraventandole addosso una sedia della cucina: una delle gambe ha centrato l’occhio sinistro della donna, che è uscito dall’orbita. Lo ha deciso il gip Raffaella Mascarino, al termine dell’interrogatorio nel carcere di via Gleno. Il giudice ha convalidato l’arresto per lesioni gravissime e disposto nei confronti dell’uomo, che è incensurato, la misura dell’obbligo di firma quotidiano dai carabinieri nella caserma di Dalmine.

«Non ho fatto apposta, non volevo colpirla con la sedia. Sono molto preoccupato per la sua salute», ha detto l’uomo al gip. Versione che è stata confermata dalla donna ai carabinieri: «Si è trattato di una casualità: abbiamo litigato, io ero seduta sul divano, mi sono alzata per cercare di calmarlo e proprio in quel momento lui ha afferrato la sedia e l’ha lanciata in aria. Ma non voleva colpirmi». Pare che tra i due le liti fossero frequenti, anche se, in precedenza, l’anziana non aveva mai sporto denuncia. Il 43enne, comunque, era già noto ai carabinieri come consumatore di alcol e di droga. Marcoledì a chiamare i soccorsi è stata la stessa 71enne con il cellulare. Una volta ricoverata all’ospedale di Bergamo, è stata immediatamente medicata: la sedia le ha provocato la frattura del setto nasale e la perdita dell’occhio sinistro.