Verdellino, Luca morto contro un tir. Era il gestore del centro profughi

L’incidente sull’ex statale Francesca, il trentottenne aveva tre figli

Luca Vacis (De Pascale)

Luca Vacis (De Pascale)

Verdellino (Bergamo), 23 dicembre 2017 - Un impatto violentissimo contro il rimorchio di un tir che usciva da una stazione di servizio. L’auto, a causa dell’urto, esce di strada e finisce la sua corsa vicino al palo di un cartello stradale. Così ha perso la vita ieri mattina Luca Vacis, 38 anni, residente a Castel Liteggio, frazione di Cologno al Serio, padre di tre figli. Legato alla famiglia Vacis della “Vacis prefabbricati” di Covo, aveva lasciato l’edilizia per dedicarsi alla cooperazione sociale: da tre anni gestiva il centro di accoglienza temporanea per profughi di Castel Liteggio, che attualmente ospita una cinquantina di migranti.

L’incidente attorno alle 5.50 lungo la provinciale Francesca, all’altezza di Verdellino. Luca Vacis, figlio del fondatore della nota azienda di prefabbricati con sede a Covo, viveva a Castel Liteggio, accanto al castello visconteo, insieme alla madre. Si stava recando a Bergamo. Era alla guida della sua Mercedes A140 rossa quando, per cause da accertare, si è schiantato contro un camion. Il tir con rimorchio condotto da un 44enne, proprio in quell’istante stava uscendo da una stazione di servizio, per dirigersi verso Zingonia. Il colpo è stato tremendo. Il 38enne è rimasto incastrato al posto di guida della vettura: per estrarlo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Bergamo, Dalmine e Treviglio. Nel frattempo è stato allertato anche il 118. Ma quando il personale sanitario ha raggiunto il luogo dell’incidente, per l’automobilista non c’era più nulla da fare. Il camionista, rimasto ferito, è stato portato al vicino ospedale per accertamenti e per essere sottoposto ai rilievi per verificare la possibile presenza di alcol o droga nel sangue.

Padre di tre figli di 10, 9 e 2 anni, Luca Vacis era appassionato di automobilismo. Tra il 1999 e il 2001 aveva corso in due squadre: Team Inzani e Draco Junior team, nella Formula 3000 Italia ed Euro3000. Il fratello gemello, Marco, è invece un soccorritore per la Croce rossa di Treviglio. La sua famiglia, circa tre anni fa, aveva affittato una parte della proprietà di Castel Liteggio alla cooperativa Rinnovamento di Antegnate. Era nato così il centro di accoglienza temporanea per richiedenti asilo. Lui ne era il coordinatore e si occupava di tutto, dall’amministrazione della comunità al rifornimento di viveri e all’organizzazione delle attività quotidiane. La salma è stata composta nella camera mortuaria in attesa dello svolgimento dei funerali.