Clicca il neo, una app per la diagnosi precoce dei tumori della pelle

Mara Azzi, direttore generale dell’Ats Bergamo: "La prevenzione è un valore importantissimo, e uno strumento innovativo come questo aiuta a sviluppare la consapevolezza e la responsabilizzazione verso la propria salute

Visite dermatologiche, foto di repertorio (Dire)

Visite dermatologiche, foto di repertorio (Dire)

Bergamo, 16 febbraio 2017 - “Clicca il neo”, una app per la diagnosi precoce dei tumori della pelle. "La prevenzione – ha sottolineato Mara Azzi, direttore generale dell’Ats Bergamo – è un valore importantissimo, e uno strumento innovativo come questo aiuta a sviluppare la consapevolezza e la responsabilizzazione verso la propria salute". Un progetto che nasce dalla collaborazione tra Ats e unità di dermatologia della Asst–ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, con il contributo di 12mila euro (per i 3 anni di sperimentazione della app) della Fondazione Banca popolare di Bergamo, mentre la sezione Lilt di Bergamo, impegnata da oltre 80 anni sul territorio bergamasco per la diagnosi precoce dei tumori (si registra oggi il 40% di visite preventive), sarà coordinatrice (con il centro studi Gised) della campagna educativa di screening.

"Siamo da sempre sensibili – ha dichiarato Angelo Piazzoli, segretario generale della Fondazione Creberg – a tutto ciò che riguarda iniziative di ricerca medica e scientifica promuovendo 500 interventi l’anno in campo sociale». Dal 10 ottobre 2016 al 3 febbraio , grazie alla sperimentazione tra i dipendenti dell’Ats, su 424 visite sono state individuate 25 lesioni sospette da trattare con piccoli interventi ambulatoriali a basso costo. Dei 424 pazienti 211 hanno utilizzato l’applicazione, mentre 213 si sono rivolti a visite tradizionali: la diagnosi è stata la medesima ma la tempistica diversa con una risposta immediata attraverso la app. E questo si traduce anche in un risparmio di costi: con una valutazione tempestiva, l’intervento per un neo sospetto, senza melanoma, costa dai 1.000 ai 1.500 euro, mentre con una diagnosi tardiva cure e assistenza arrivano a 200mila euro all’anno.

"Promuovere un ciclo continuo di sorveglianza delle lesioni cutanee attraverso un sistema operativo a distanza – ha evidenziato Luigi Naldi, coordinatore del progetto – assicura una risposta immediata, sicura ed efficace con semplici mosse: cliccare, fotografare la lesione sospetta, e inviarla allo specialista per un consulto: la risposta con ulteriori dettagli sarà immediata". A marzo partirà un’intervista educativa per il riconoscimento delle lesioni cutanee sospette rivolta a tutti i cittadini di Bergamo e provincia, con una visita clinica cutanea gratuita per i primi 350 che utilizzeranno il servizio “Clicca il neo”.