Agente ferita con forbici durante controllo: collega spara ad aggressore

L'allarme intorno alle 14

La rotonda della circonvallazione Mugazzone (De Pascale)

La rotonda della circonvallazione Mugazzone (De Pascale)

Bergamo, 12 maggio 2017 - Aggressione intorno alle 14 di oggi, venerdì 12 maggio, vicino alla circonvallazione Mugazzone, tra Campagnola e Boccaleone. Due persone sono rimaste ferite: si tratta di una agente di polizia di 25 anni e di un senegalese di 47, in possesso del passaporto italiano, già noto alle forze dell'ordine e già raggiunto da un foglio di via. Quest'ultimo sarebbe stato fermato per un controllo durante il quale avrebbe dato in escandescenze. L'uomo - secondo quanto emerso -  stava importunando alcuni automobilisti, chiedendo l'elemosina, a quanto pare in modo molto insistente e aggressivo. Così alcuni passanti hanno chiamato le forze dell'ordine.

Sul posto è arrivata una volante della questura e la polizia locale. Gli agenti hanno tentato di immobilizzare l'uomo anche usando lo spray urticante, ma senza effetto. Il senegalese ha quindi sferrato un fendente alla poliziotta della questura, ferendola a un sopracciglio con un paio di forbici. A quel punto il collega ha esploso un colpo con la pistola d'ordinanza, ferendo al polpaccio il senegalese che è caduto a terra ed è stato infine immobilizzato. Poliziotta e aggressore sono stati portati all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: le condizioni di entrambi non sono gravi. L'uomo è in stato di fermo per resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio.

"Sono appena tornato dal Pronto soccorso dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII - ha detto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -  dove sono andato a portare il saluto e la solidarietà dell'Amministrazione comunale ai due agenti di polizia coinvolti nell'aggressione verificatasi oggi pomeriggio sulla circonvallazione. Ho parlato con l'agente ferita, stava abbastanza bene. Poteva però andare molto peggio: prima di colpire al volto la poliziotta, il mendicante aveva infatti cercato di ferire il collega con delle forbici. Per fortuna il colpo è stato attutito dal telefonino che l'agente aveva nella tasca della giacca. Se l'è cavata con uno spavento, ma appunto, è stato fortunato". 

"Non conosco il nome dell'aggressore, ma ho capito che si tratta di una vecchia conoscenza delle nostre forze dell'ordine - ha aggiunto Giorgio Gori. - È stato denunciato 15 volte dalla nostra polizia locale, per vari reati e 11 volte per inosservanza del foglio di via del questore. Per ben quattro volte gli sono stati sequestrati dei coltelli, lunghi tra 19 e 30 centimetri. E dunque mi sono chiesto: come diavolo è possibile che un tizio con questo curriculum possa circolare liberamente, armato di forbici, pronto ad aggredire un'agente di polizia? La Lega si è già scatenata con il solito refrain anti-immigrati, contro l'accoglienza, che già è stucchevole di per sé, ma in questo caso non c'entra niente. Il signore in questione è cittadino italiano, avendo sposato una nostra connazionale. Non ha quindi alcun senso invocarne l'espulsione o il rimpatrio".

Il sindaco ha continuato: "La domanda che ci dobbiamo fare, piuttosto, è un'altra. Com'è possibile che la somma dei reati commessi e accertati in passato non abbia condotto a misure restrittive? La legge non dà alle forze di polizia e alla magistratura strumenti per intervenire in modo più efficace. Ci sarà certo una ragione, forse è per non affollare le carceri. Ma non mi sembra che questo sistema garantisca compiutamente la nostra sicurezza. E dunque è forse il caso di metterci seriamente la testa". 

 

Non conosco il nome dell'aggressore, ma ho capito che si tratta di una vecchia conoscenza delle nostre forze dell'ordine - aggiunge Giorgio Gori. - È stato denunciato 15 volte dalla nostra polizia locale, per vari reati e 11 volte per inosservanza del foglio di via del questore. Per ben quattro volte gli sono stati sequestrati dei coltelli, lunghi tra 19 e 30 centimetri. E dunque mi sono chiesto: come diavolo è possibile che un tizio con questo curriculum possa circolare liberamente, armato di forbici, pronto ad aggredire un'agente di polizia? La Lega si è già scatenata con il solito refrain anti-immigrati, contro l'accoglienza, che già è stucchevole di per sé, ma in questo caso non c'entra niente. Il signore in questione è cittadino italiano, avendo sposato una nostra connazionale. Non ha quindi alcun senso invocarne l'espulsione o il rimpatrio». Prosegue il sindaco di  Bergamo: «La domanda che ci dobbiamo fare, piuttosto, è un'altra. Com'è possibile che la somma dei reati commessi e accertati in passato non abbia condotto a misure restrittive? La legge non dà alle forze di polizia e alla magistratura strumenti per intervenire in modo più efficace. Ci sarà certo una ragione, forse è per non affollare le carceri. Ma non mi sembra che questo sistema garantisca compiutamente la nostra sicurezza. E dunque è forse il caso di metterci seriamente la testa».(ANSA).