Boltiere, evade dai domiciliari per fare sesso: arrestata 41enne

La donna non ha esitato, per raggranellare qualche soldo, a contattare, attraverso una chat dedicata agli incontri, un uomo

Carabinieri

Carabinieri

Boltiere, 27 gennaio 2018 - Nonostante si trovasse agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Madone, non ha esitato, per raggranellare qualche soldo, a contattare, attraverso una chat dedicata agli incontri, un uomo con il quale poi si è incontrata per avere un rapporto sessuale, evadendo in questo modo la misura cautelare alla quale era sottoposta per reati contro il patrimonio. Ma la donna, una pregiudicata 41enne di origini pugliesi da anni residente nella Bergamasca, non ha fatto in tempo ad appartarsi con il “cliente”.

Nella notte tra giovedì e venerdì, infatti, l’auto guidata dall’uomo, che tra l’altro si era messo al volante ubriaco, è incappata in un controllo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Treviglio. In un primo momento la 41enne ha fornito false generalità, ma il suo nervosismo ha insospettito i militari che hanno approfondito gli accertamenti, scoprendo la sua vera identità. A quel punto la donna ha aggredito i carabinieri e ha cercato di fuggire, ma è stata immediatamente bloccata e arrestata. L’automobilista, invece, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.

«Ieri sera non stavo bene - ha invece raccontato la 41enne durante il processo per direttissima -. Mi ha citofonato un’amica, che mi ha detto di essere stata sbattuta fuori di casa e di essere venuta da me in auto con un amico. Allora l’ho lasciata nel mio appartamento e ho chiesto al suo amico di accompagnarmi all’ospedale di Zingonia perché avevo bisogni di tranquillanti. Ad un certo punto siamo stati fermati dai carabinieri. Ho avuto paura e ho cercato di fuggire». Una versione che è però smentita dall’automobilista, che ha confermato di essere stato contattato in chat dalla donna. Il giudice Giovanni Petillo ha rimesso in libertà la donna, che è tornata ai domiciliari, e ha rinviato il dibattimento al 9 marzo, giorno in cui è prevista la sentenza.