Abusò della nipotina di 7 anni: condannato zio orco

L'imputato dovrà anche versare come risarcimento del danno, 162mila euro alla vittima

Abusi su minori (foto di repertorio)

Abusi su minori (foto di repertorio)

Bergamo, 27 aprile 2017 - Il collegio giudicante del tribunale di Bergamo, presieduto dal giudice Antonella Bertoja, ha condannato con il rito abbreviato (sconto di un terzo sulla pena finale) a 5 anni e 4 mesi per violenza sessuale un 47enne di origini uruguaiane che per otto anni, dal 2002 al 2010, in un Comune dell'alto Sebino, aveva abusato della nipotina, la figlia di sua sorella, che all'epoca dei fatti aveva solo 7 anni. L'uomo ha sostanzialmente ammesso le sue responsabilità, spiegandole con un momento di debolezza e di difficoltà della sua vita, in quanto, dopo anni di lavoro all'estero, era tornato nella Bergamasca, ospite in casa della sorella, dove erano avvenuti gli approcci sessuali con la nipotina, senza la sua famiglia.

L'imputato dovrà anche versare come risarcimento del danno, 162mila euro alla vittima, che adesso ha 22 anni e che al processo era parte civile con l'avvocato Stefano Paganelli. La 22enne aveva atteso quattro anni, il 2014, per denunciare il parente, in quanto temeva che l'uomo, che nel frattempo era andato via dalla casa della sorella, potesse tornare e farle di nuovo del male. A causa delle attenzioni morbose del parente, però, dal 2010 al 2014 aveva più volte manifestato il suo disagio psicologico ai genitori, tanto che in diverse occasioni era arrivata a farsi del male, tagliandosi le braccia con un coltello. Non solo. Per parecchi mesi aveva avuto terribili incubi notturni, frequenti stati di ansia e mancamenti.