Corteo sindaci a Bergamo, in ottanta per dire "Stop ai tagli, dignità ai Comuni"

L’iniziativa è stata promossa dalla Lega Nord, ma ha visto la partecipazione di primi cittadini di ogni colore politico, a partire dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, del Pd

La manifestazione dei sindaci della Bergamasca contro i tagli alle casse comunali

La manifestazione dei sindaci della Bergamasca contro i tagli alle casse comunali

Bergamo, 18 aprile 2015 - Sono circa un’ottantina i sindaci della Bergamasca scesi in corteo sabato mattina a Bergamo per dire basta ai tagli del governo. L’iniziativa è stata promossa dalla Lega Nord, ma ha visto la partecipazione di primi cittadini di ogni colore politico, a partire dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, del Pd.

I sindaci si sono ritrovati davanti alla Prefettura e, in corteo, hanno proseguito verso il municipio di  Bergamo per un’ assemblea. "Basta tagli: dignità ai Comuni" lo striscione che ha aperto il corteo, seguito dai primi cittadini tutti con il Tricolore. "Il saldo negativo nella Bergamasca - è stato detto - tra tasse pagate e soldi che tornano ai Comuni è pari a 13 milioni di euro".

Nei prossimi giorni il Consiglio comunale di Bergamo stilerà un ordine del giorno sul tema dei tagli agli enti locali: il documento sarà poi condiviso da tutti i Comuni della Bergamasca e inviato a Roma, all'attenzione del governo. L'annuncio dell'iniziativa è stato dato durante l'assemblea dei sindaci, in comune, dal vicepresidente del Consiglio comunale, Gianfranco Ceci. Al corteo che ha presieduto l'assemblea c'erano quasi tutti sindaci di centrodestra, in particolare della Lega Nord. Di centrosinistra quello di Ciserano Enea Bagini. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, non ha partecipato alla sfilata ma all'assemblea dove ha chiuso gli interventi dei sindaci, confermando la sua condivisione alla protesta contro i tagli, ma sottolineando che non sono solo opera del governo Renzi, «ma che risalgono al 2009». «La Regione Lombardia - ha aggiunto il sindaco - avvii il percorso per dare corso alle Zone omogenee, ne stabilisca le funzioni e assicuri loro le relative risorse: solo in questo modo i Comuni della Lombardia potranno far fronte al collasso delle Province».