Uccise la figlia di 18 mesi e si tolse la vita: inchiesta archiviata

Secondo gli inquirenti la dinamica dei fatti, in tutta la sua drammaticità, non presenta più dubbi: Alessia Olimpo, che da qualche tempo aveva manifestato un disagio psicologico, ammazzò la bambina con un coltellino e successivamente si tolse la vita con la stessa arma di M.A.

Alessia Olimpo con la figlioletta e il marito Alberto Calderoli

Alessia Olimpo con la figlioletta e il marito Alberto Calderoli

Bergamo, 8 ottobre 2015 - Il gip Bianca Maria Bianchi ha accolto la richiesta del pubblico ministero Franco Bettini e ha archiviato l'inchiesta sulle morti di Alessia Olimpo, 36 anni, e della sua bambina Elisa di 18 mesi, moglie e figlia di Alberto Calderoli, dentista e nipote del senatore Roberto Calderoli. Anche per il giudice, così come per il pm, il dramma, avvenuto il 20 aprile del 2013, un sabato pomeriggio, all'interno di un appartamento di viale Giulio Cesare, a Bergamo, nel quartiere di Monterosso, è stato un omicidio-suicidio per mano della mamma.

Secondo gli inquirenti la dinamica dei fatti, in tutta la sua drammaticità, non presenta più dubbi: Alessia Olimpo, che da qualche tempo aveva manifestato un disagio psicologico, ammazzò la bambina con un coltellino e successivamente si tolse la vita con la stessa arma. Le trovò entrambe il marito Alberto, 40 anni, di rientro da un convegno sul lago di Garda. A far scattare l'allarme era stato il padre di Alberto Calderoli, che era andato a far visita alla nuora e aveva trovato la porta chiusa a chiave dall'interno e nessun segno di risposta alle sue chiamate. L'uomo aveva avvisato il figlio, che aveva poi trovato la moglie e la figlia riverse a terra in casa. Alla richiesta di archiviazione del pm si erano opposti i familiari di Alessia Olimpo, assistiti dall'avvocato Marcella Micheletti, che avevano chiesto un supplemento di indagine. Il gip Bianca Maria Bianchi, però, ha accolto la tesi del pubblico ministero. 

di M.A.