SARA GIUDICI
Cronaca

Sgominata la banda dello spaccio. Cinque tunisini arrestati, tre in fuga

Saronno, il gruppo criminale aveva un giro d’affari di 5mila euro al giorno e controllava decine di pusher. I carabinieri hanno sequestrato machete, pugnali, una pistola e oltre 18mila euro nascosti in lavatrice.

Sgominata la banda dello spaccio. Cinque tunisini arrestati, tre in fuga

I carabinieri hanno arrestato cinque tunisini e ne stanno cercando altri tre. La banda gestiva un imponente giro di spaccio di cocaina nei boschi

Dal tentato omicidio di un giovane sono partite le indagini del nucleo operativo della Compagnia dei carabinieri cittadina, che hanno portato allo smantellamento di una banda dedita allo spaccio di cocaina nei boschi tra Saronno sud e Caronno Pertusella. L’operazione, condotta con il supporto della squadra Eliportato Cacciatori di Calabria, delle squadre di intervento operativo di Milano, delle unità cinofile e della polizia locale, ha visto l’arresto di cinque persone e l’emissione di otto ordinanze di custodia cautelare nei confronti di cittadini tunisini accusati di gestire una delle piazze di spaccio più attive della zona. L’indagine ha avuto origine dopo l’accoltellamento di un 17enne tunisino a Cascina Colombara. L’aggressione si è poi rivelata essere il risultato di un banale litigio per una bicicletta. Nonostante questo, l’inchiesta ha svelato l’attività della banda che, operando da appartamenti situati in centro a Saronno, coordinava uno spaccio che fruttava circa 5mila euro al giorno. Un’attività 24 ore su 24, sette giorni su sette, grazie anche alla vicinanza con le stazioni ferroviarie di Saronno sud e Caronno Pertusella. L’organizzazione criminale si avvaleva di un sistema ben strutturato: i promotori coordinavano le operazioni da remoto, ricevendo le richieste di droga e inviando gli spacciatori direttamente sul posto. In gruppo di sentinelle, spesso tossicodipendenti, sorvegliavano i boschi. La violenza e l’intimidazione erano strumenti abituali.

Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato machete, pugnali, una mazza da baseball e una pistola ad aria compressa, oltre a 600 euro in contanti trovati addosso a uno dei tunisini. In un appartamento sono stati recuperati 18mila euro, nascosti nella lavatrice e scoperti durante il lavaggio. Sequestrati dieci cellulari, bilancini di precisione e altri strumenti utili per l’attività illecita. Nel bosco, le forze dell’ordine hanno riscontrato uno stato di degrado assoluto, tra rifiuti, materassi e aree per il consumo immediato di stupefacenti. Dei cinque arrestati, uno ha ricevuto l’ordinanza in carcere dove era già detenuto per il tentato omicidio, mentre tre restano irreperibili. Gli altri sono stati trasferiti al carcere di Busto a disposizione dell’autorità giudiziaria.