Strage di Samarate, Alessandro Maja ricoverato in Psichiatria: salta l'interrogatorio

Gli avvocati hanno parlato delle condizioni dell'uomo che ha ucciso moglie e figlia a martellate e ferito gravemente il figlio

Alessandro Maja

Alessandro Maja

Alessandro Maja, l'uomo che a Samarate (Varese) ha ucciso a martellate moglie e figlia e ferito gravemente il figlio, è attualmente ricoverato nel reparto di Psichiatria dell'ospedale San Gerardo di Monza. A renderlo noto sono gli avvocati del 56enne Enrico Milani e Sabrina Lamera.

Le condizioni dell'uomo, noto interior designer con studio a Milano, non sarebbero, sempre secondo i legali, dunque compatibili con la detenzione in carcere.

Salta dunque anche l'interrogatorio di garanzia dell'uomo che era previsto oggi, 6 maggio 2022, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio. Gli avvocati stessi attendono comunicazioni da parte dell'ospedale monzese per sapere quando Maja sarà in condizioni di parlare con loro e poi di sostenere l'interrogatorio.

Logico immaginare che l'uomo sia sottoposto a cure con farmaci e sedativi che non gli consentirebbero di essere sufficientemente lucido per sostenere un colloquio e una deposizione.

Alessandro Maja, 56 anni, ha ucciso a martellate la moglie Stefania Pivetta e la figlia 16enne Giulia, nella villetta in via Torino a Samarate. I genitori e il fratello di Stefania restano attaccati all’ultima speranza. Quella che almeno il 23enne Nicolò, l’unico superstite, riesca a vincere la battaglia che sta combattendo all’ospedale di Circolo di Varese, dove resta ricoverato condizioni gravi ma stabili.

Si tratta infatti di capire cosa possa aver condotto l'uomo (le ipotesi si stanno concentrando sui timori di una bancarotta) a una simile strage in una famiglia all'apparenza tranquilla.