Omicidio di Samarate, chi sono le due vittime Stefania Pivetta e Giulia Maja

Mamma e figlia uccise a martellate, grave anche l'altro figlio, Nicolò. Fermato il marito della donna e padre dei due ragazzi Alessandro Maja

Stefania Pivetta e il marito Alessandro Maja (Foto Facebook)

Stefania Pivetta e il marito Alessandro Maja (Foto Facebook)

Samarate (Varese), 4 maggio 2022 - Tragedia a Samarate, nel Varesottouna donna di 56 anni e la figlia di 16 sono state trovate senza vita verso le 8 in un'abitazione in via Torino. Il marito della donna, Alessandro Maja di 57 anni, è stato bloccato con l'accusa di omicidio. Secondo una prima riscotruzione dei fatti, l'uomo avrebbe colpito con un martello i familiari nel sonno: prima la moglie e la figlia, poi si sarebbe scagliato contro il figlio di 23 anni, Nicolò, rimasto gravemente ferito. Successivamente, a quanto emerso, ha tentato di darsi fuoco. I due giovani sono stati aggrediti nel letto della loro camera, la donna sul divano. 

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La famiglia

Da alcune battute raccolte fra i vicini pare che nessuno fosse al corrente di liti e dissapori pesanti in famiglia. La donna recentemente si era mostrata contenta con i commercianti della zona perché, dopo anni difficili per la pandemia, intorno a Pasqua avrebbe fatto un viaggio con la famiglia. Viaggio che era poi saltato perché alcuni dei componenti della famiglia erano risultati positivi al Covid, come ha confermato il sindaco di Samarate, Enrico Puricelli. Tuttavia le indagini  si concentrano su una possibile crisi matrimoniale. Sembra che Stefania si fosse rivolta a un avvocato per una consulenza sulla separazione.  "Un risveglio terribile stamattina per la città, una tragedia, ma nessuno ha mai dubitato che ci fossero problemi, secondo alcuni amici comuni che vivono in zona, speriamo che il ragazzo si riprenda", ha detto il primo cittadino Puricelli. "I ragazzi, Nicolò e Giulia, vivevano una vita serena, il padre è un architetto, lei era una casalinga - ha proseguito il sindaco - avevano acquistato la villetta nel 1999, dopo essersi trasferiti qui da Milano. Non risulta alcun episodio di violenza pregressa".

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Le vittime

Stefania Pivetta aveva 56 anni, faceva la casalinga ma da qualche anno era diventata anche venditrice per una linea di prodotti cosmetici e sui suoi profili social sembrava soddisfatta della sua attività. Nella foto copertina del suo profilo Facebook aveva condiviso una frase: "Il vero lusso è la felicità". Lei la felicità pensava di averla trovata creandosi una famiglia insieme ad Alessandro. La coppia si era sposata nel 1992 e aveva comprato casa a Samarate. Poi, i due figli, Giulia di 16 anni e Nicolò di 23, che nel 2021 aveva ottenuto il brevetto per diventare pilota di aerei. In un post del novembre 2015, condividendo un'immagine del marito, scriveva: "Alex , complimenti per il successo che hai ottenuto nella tua ultima creazione. Guardando avanti e lasciandoti alle spalle le meschinità, raccoglierai i frutti della tua fatica. Hai molte persone che ti stimano. E che ti vogliono bene veramente. Tua moglie. Stefy". E a chi le diceva: "Fortunato tuo marito ad averti accanto", lei rispondeva: "Sono io ad essere molto fortunata. Ho scelto bene". Con il passare degli anni, però, qualcosa doveva essere cambiato.  Sempre sul suo profilo social Stefania scriveva: "C’è sempre tempo per riprendere in mano la nostra vita. Che sia un lavoro, una passione…. La paura di perdersi fa perdere momenti preziosi della nostra vita".  Diverse anche le fotografie insieme ai figli, in particolare quelle che la immortalano con Giulia, la piccola di casa. Ma non manca neppure Nicolò, che nel 2021 ha ottenuto il brevetto per diventare pilota di aerei. "Sono stati momenti duri, complice questa pandemia che non ha facilitato il tuo percorso, ma sei fantastico e la tua forza di volontà ti ha portato oggi a prendere questo benedetto brevetto - aveva scritto la donna in quell'importantissima occasione - grazie amore, Nicolò ha messo le ali". Stefania, a San Valentino, aveva anche dedicato un pensiero alle donne vittime di femminicidio: "Il mio San Valentino lo voglio dedicare alle donne che sono morte per mano di un uomo credendo nell'amore".

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L'assassino

Alessandro Giovanni Maja, 57 anni, fermato stamattina dai carabinieri, è noto nel settore dell’interior design e della progettazione di spazi architettonici. Maja racconta di essere cresciuto "fra i Caffè milanesi" e si descrive come "vulcanico di idee, originali e stravaganti, ma concrete e funzionali" sul sito del Maja group di cui il 57enne si definisce "fulcro e fondatore". Lo studio, specializzato nella progettazione di spazi commerciali per il settore Food and Beverage con sede in via Sforza, lungo il naviglio Pavese, vanta fra i suoi progetti anche il "relooking" della storica pasticceria Biffi, di spazi all'aeroporto di Malpensa e alla stazione di Cadorna. Maja non risulta iscritto all'ordine degli architetti ma a quello dei geometri. E' un professionista di talento, originale ed estroverso. 

Alessandro Maja, un professionsita di talento, orginale ed estroverso